Focale | 25mm |
Contrasto | Elevato |
Aberrazione cromatica | Assente |
Cromatica Laterale | Presente a bordo campo |
Astigmatismo | Sensibile a 2/3 del campo apparente |
Luce diffusa | Assente |
Distorsione | Lieve da metà campo |
Parallasse | Assente |
Immagini fantasma | Assenti |
Focale | 12mm |
Contrasto | Elevatissimo |
Aberrazione Cromatica |
Assente |
Cromatica Laterale | Minima a bordo campo |
Astigmatismo | Minimo a bordo campo |
Luce diffusa | Assente |
Distorsione | Assente |
Parallasse | Minima |
Immagini Fantasma | Assenti |
Focale | 7mm |
Contrasto | Elevatissimo |
Aberrazione Cromatica |
Assente |
Cromatica Laterale | Minima |
Astigmatismo | Assente |
Luce Diffusa | Assente |
Distorsione | Assente |
Parallasse | Minima |
Immagini Fantasma | Assenti |
La serie X-cel - Lx andata a
sostituire i Celestron X-cel, vanta sulla carta un nuovo progetto
ottico che va ad aumentare il campo apparente della precedente
produzione marchiata anche come Orion Epic ED di cui ho tenuto un
test (ed alla quale rimando per maggiori dettagli). Il campo apparente
passa da 55° a 60° per ogni focale e dovrebbe esser garantita
una maggior correzione extra-assiale delle aberrazioni come
distorsione, astigmatismo e cromatica laterale, grazie all'impiego del
nuovo layout ottico, inoltre un trattamento antiriflesso superiore al
precedente aumenta la trasmissione luminosa, utile in osservazioni
planetarie e di oggetti deboli.
Le
focali che ho esaminato sono quella da 25mm e da 12mm, la prima l'ho
acquistata da un astrofilo, mentre il 12mm mi è stato inviato dalla
ditta ArteSky per il test in oggetto. Ultimamente ho reperito
nell'usato il modello da 7mm
Sono
disponibili per tutte le eigenze inoltre le focali da 18mm, 9mm,
5mm e 2,3mm.
Le focali da 25mm e 12mm oggetto
del test
La costruzione è esemplare, emerge infatti una attenta cura nei dettagli: paraluce in gomma a torsione, presa facilitata da un anello in gomma ben calibrato, meccaniche anodizzate nere, lenti pulitissime, confezione a vite in plastica con tanto di silica gel, barilotti filettati per filtri, nessuna pecca o difetto costruttivo negli esemplari da me esaminati. Il peso e le dimensioni sono abbastanza contenute e nell'insieme questi oculari restituiscono a prima vista una certa solidità costruttiva ed un'ottima estetica; tra le migliori a giro a mio parere. I trattamenti spiccano per l'elevata qualità ed efficacia nel contenere i riflessi, non ne sono sicuro ma è probabile che la OEM che li produce sia la medesima che fabbrica I Baader hyperion e classic Ortho poichè il trattamento è identico a questi ultimi. Esaminando in piena luce i diaframmi di campo si nota come nelle focali esaminate questi siano fuori fuoco, il che è dovuto come ho appurato, al fatto che non esiste un vero diaframma di campo ma questi coincide con la vite che blocca le ottiche prima del dispositivo di Barlow. Ho provveduto ad ovviare al difetto semplicemente invertendo nella focale da 25mm questa ghiera di blocco e fissando il dispositivo negativo con un accorgimento , mentre nella focale da 12mm è stato sufficiente porre uno spaziatore tra anello blocca lenti e gruppo ottico. Il capovolgimento
della ghiera di blocco nella focale da 25mm consente di avere un
diaframma di campo ben nitido.
Disposizione ottica del celestron xcel-lx (18mm 12mm), courtesy Stargazerslounge.com Le
ottiche sono apparse pulitissime e prive di imperfezioni, la
coincidenza del terzo gruppo ottico con il piano focale ed il diaframma
di campo fa sì che ogni piccola particella di polvere si evidenzi negli
esemplari esaminati, cosa che accade appunto anche con alcuni Hyperion,
specie nel 24mm.
La prova sul campo ha mostrato come entrambe le focali siano ben corrette dalla distorsione sebbene quest'ultima era maggiore nel 25mm, mentre nel 12mm si evidenziava praticamente un campo flat. Ottima e comodissima l'estrazione pupillare. Appare un po di cromatica laterale in entrambi gli oculari spostando gli oggetti a bordo campo. Immagini diurne e poi sulla luna a metà della sua fase hanno mostrato un'eccellente contrasto al centro del campo, con immagini sature e ben bilanciate cromaticamente, l'errore di parallasse è minimo in queste due focali e l'astigmatismo si evidenzia solo ai bordi estremi in particolar modo abbinandoli a rifrattori di corta lunghezza focale. Muovendo un antenna dal centro al bordo del campo la distorsione è controllata alla perfezione nel 12mm , mentre nel 25mm si nota una leggera deformazione delle linee rette a circa il 70% del campo apparente. Sulla Luna i dettagli erano scolpiti in entrambe le focali, davvero notevole il contrasto sfoggiato, complice anche un ottimo rifrattore ED da 110mm. Ombre nettisime e al terminatore non si nota luce diffusa, anche facendo entrare la luminosa falce lunare dal bordo del campo, il contenimento dei riflessi è esemplare. Il campo pratricamente flat dona una elevata profondità e percezione degli oggetti osservati che sembrano staccarsi dal fondo cielo. Il campo ampio di circa 60° li rende una scelta idonea nelle osservazioni deep sky ove ho potuto fruire di una ottima visione, molto cristallina di oggetti come Pleiadi e Nebulosa di Orione a seguire, quest'ultima mostrava delle delicate strutture e stelle debolissime che a malapena si notavano sostituendo gli Xcel-lx con dei plossl di eccellente fattura, a conferma della validità di quest'ultima serie Celestron. Il 25mm Plossl made in taiwan oltre ad avere un campo minore mostrava una distorsione nettamente maggiore ed il medesimo contrasto pur utilizzando soli 4 elementi ottici, mi ha sorpreso come i dettagli minuti fossero gli stessi e intuibili immediatamente nel Celestron, mentre nei Plossl serviva una maggior pazienza e stabilità dell'aria per avere in alcuni momenti la qualità in asse degli Xcel. L'osservazione di Giove e poi di Venere con entrambi gli oculari è stata gradevole, con immagini molto contrastate dei due pianeti, poca o nulla luce diffusa attorno e totale contenimento dei riflessi che ad esempio in un Radian da 10mm e 6mm si notavano in contemporanea come un pallino danzante e fastidioso all'interno del campo apparente. (fenomeno dovuto all'elevata concavità della superficie che si offre all'occhio dell'osservatore) Bellissime alcune stelle doppie che si mostrano come punte di spillo ben sature e ad ingrandimenti più sostenuti ben regolari nelle centriche. Ottima la stabilità e luminosità delle immagini riscontrata. Gli ingrandimenti compresi tra i 35x ed i 100x e poi raddoppiati con una Barlow 2x, hanno soddisfatto a mio parere tutte le esigenze di un'osservatore attento ai particolari che non vuol rinunciare ad una buona qualità ottica e solidità costruttiva. Sono oculari che rendono molto su configurazioni ottiche a campo corretto, l'impiego su un Newton 150/750 affetto da aberrazione di coma li rende inutilizzabili a metà campo, così come rifrattori molto aperti non consentono di fruire della buona correzione extrassiale insita nei celestron Xcel-lx. Si possono abbinare ad una buona Barlow come la Xcel-lx tanto per rimanere in casa Celestron, ma c'è da aspettarsi una decisa vignettatura sulle focali più lunghe ove se si vuole ovviare all'incoveniente è bene procurarsi una Barlow da 2 pollici. Il 7mm recentemente testato si è mostrato un oculare eccellente, contrasto alla pari dei baader genuine ortho, Morpheus o blasonati televue - pentax, nettamente superiore agli hyperion. Campo piano e immagini puntiformi fino al bordo. Le immagini di Giove restituite erano scolpite, dotato di comodità estrema e purezza di immagine notevole. Lievissima cromatica laterale e una elevatissima sensibilità alle polveri che si depositano sulla lente vicina al piano focale sono gli unici difetti che mi sento di muovere contro questo schema ottico. Non ho avuto modo di provare le focali più corte come il 5mm e il 2,3mm, ma aggiornerò il mio test non appena ne fruirò. Le mie impressioni sugli oculari esaminati sono positive, eccellente la costruzione meccanica e altrettanto valide le performance ottiche che hanno sfoggiato nel test eseguito. Il prezzo attuale di circa 109 euro a mio parere un po elevato è giustificato dall'ottimo design e dalle prestazioni ottiche di tutto rispetto che si ottengono. Personalmente il 12mm l'ho trovato più corretto del 13mm Hyperion e dei Flat field; superiore anche al WIlliam Optics SPL 12,5mm e ad ortoscopici di pari focale nel complesso. Il 25mm pur avendo un campo lievemente inferiore all' Hyperion da 24mm offre le medesime performance anche se è presente una lieve distorsione, ma a differenza del Baader in questa focale la messa a fuoco è identica ai bordi come al centro, mentre nell'Hyperion ho spesso notato come si necessiti di una lieve rifocheggiatura delle stelle ai bordi, specie se abbinato a telescopi rifrattori. Il contrasto inoltre è superiore nel Celestron rispetto al Baader hyperion da 24mm. Il 12 e il 7mm offrono performance in asse che sono offerte dai migliori ortoscopici ma con un campo piano di ben 60°. Sono paragonabili come prestazioni ai Radian, rispetto ai quali vantano il medesimo contrasto ed un miglior contenimento dei riflessi su oggetti luminosi. Concludendo, nonostante il difetto di una non pefetta messa a fuoco e calibrazione del diaframma di campo (in particolar modo nel 25mm) che quasi sempre si trova in questa tipologia di oculari, mi sento di promuovere a pieni voti le focali esaminate. Alto contrasto, buonissima qualità ottica ed eccellente costruzione sono i punti a favore di questa serie. Ringrazio la ditta ARTESKY di Novara per l'esemplare da 12mm messo a disposizione per il test. |