I
due oculari esaminati appartengono alla serie Ultima lx, introdotta
qualche anno fa ed ormai fuori produzione da tempo. Ho avuto modo di
acquistarli dalla Tecnosky di Giuliano Monti che ringrazio per il loro
efficiente e pronto servizio. Le focali oggetto del test sono indicate
per osservazioni deep sky a largo campo e per inquadrare in modo
suggestivo luna e pianeti. Uno degli aspetti più critici che ho notato nella mia esperienza su queste lunghezze focali è la difficoltà a coincidere col piano focale del proprio strumento, abbracciando difatti con simili diaframmi di campo dell'ordine di 27-40mm tutto il piano focale del proprio telescopio. Ero molto scettico prima della prova avendo letto controverse recensioni sul web. La costruzione dei due oculari (disponibili anche in focali più corte) è eccelsa, mi ha sorpreso subito la leggerezza di entrambi i pezzi, che sono costruiti in alluminio e possiedono uno scafo in gomma molto abbondante che funge da vero para urti! Incidono pochissimo sul bilalnciamento del proprio strumento a differenza di altri swa. Ho notato ad una prima ispezione qualche impurità nel trattamento del 22mm che ho provato ad eliminare aprendo il barilotto con non poche difficoltà. Dopo vari tentavi durati un paio di giorni e dopo aver contattato anche Plinio Camaiti che ringrazio vivamente, sono riuscito a venirne a capo scaldando il barilotto con un phon come suggerito dal Telescope Doctor. Tali barilotti da 50.8mm sono difatti fermati con una colla frena filetti, molto difficile da muovere una volta asciutta se non scaldando molto le meccaniche appunto con un phon per svariati minuti. Apertura del 22mm dopo un lungo
riscaldamento della meccanica per sciogliere le colle blocca filetti.
La disposizione ottica come si vede a lato è a sei elementi seguiti poi dal doppietto negativo posto nel barilotto da due pollici. Non tutti i gruppi ottici possiedono l'annerimento laterale che successivamente ho provveduto a realizzare in modo efficace oltre a pulire le ottiche che presentavano lievi impurità. I trattamenti ottici antiriflesso sono di un verde pesante che vira al blu ed al magenta su alcune superfici ottiche. Risultano omogenei e privi di grosse imperfezioni. Il 32mm invece non monta alcun sistema divergente ed è costituito da 6 elementi. (due doppietti cementati separati da due piano convesse opportunamente calcolate, uno schema molto diverso dagli Hyperion). La prova sul cielo tenutasi con un mio rifrattore 110 ED ad f/7 ha evidenziato subito in osservazione diurna una straordinaria correzione di campo, con diaframmi di campo ben netti, ridotta parallasse, assenza di distorsioni su tutto il campo inquadrato. Passando all'osservazione notturna ho notato come la godibilità osservativa fosse esemplare essendo 70° il campo massimo fruibile dall'occhio umano senza muovere la testa come accade nei SWA da 82-110°! Il 22m offre immagini stellari puntiformi fino all'ultimo grado di campo, brillanti, sature e prive di alterazioni cromatiche. Solo al bordo compare un po di cromatica laterale. Questa focale mi ha impressionato e l'ho trovata suepriore ai vari 21-24mm Hyperion, Morpheus, Meade swa e paragonabile senza alcuna differenza ai Vixen LVW 22mm e Panoptic 24mm! Impressionante come il piano focale riesca a coincidere perfettamente con un rifrattore aperto ad f/7! Il 32mm soffre di un lieve astigmatismo sugli ultimi 10° di campo, ma è un aspetto da imputare alla curvatura del rifrattore utilizzato, sono convinto che su Schmidt Cassegrain o telescopi aplanatici questa aberrazione sia destinata a scomparire. Entrambi gli oculari offrono immagini stellari a punta di spillo, utilizzati sulla Luna ho notato delle immagini fantasma prevalentemente nel 32mm, mentre lievi nel 22mm. Varie nebulose, globulari, ammassi stellari sono spettacolari da osservare grazie a 70° di campo coperti col massimo contrasto. Un test molto severo da me effettuato ha previsto l'osservazione di una coppia di stelle doppie nello scorpione con differenza di luminosità delle due componenti molto marcata. Facendo sfilare a bordo campo la stella doppia, nel 22mm la debole componente azzurra restava ancora visibile a bordo campo, mentre con un axiom 23mm da 82° questa spariva attorno ai 70° di campo. Sebbene l'axiom offra un'immagine mozzafiato grazie all'effetto passeggiata nello spazio, il 22mm Ultima è nettamente più corretto dalla distorsione e dalla parallasse. E' un peccato che siano usciti di produzione, se vi capitano nell'usato è mio consiglio non lasciarseli scappare, la qualità ottica è elevata e si trovano a prezzi compresi tra le 70-100 euro. Oculari molto limpidi ed una spanna sopra a molti wide angle dal prezzo ben più elevato. |
Focale | 32mm | 22mm |
Campo apparente | 70° | 70° |
Parafocalità | Si | Si |
Eye Reliefe | 17mm | 17mm |
Numero di elementi | 6 in 4 gruppi | 8 in 5 gruppi |
Trattamento Antiriflesso | FMC | FMC |
Aberrazione cromatica | Assente | Assente |
Cromatica laterale | Minima a bordo campo | Minima a bordo campo |
Immagini Fantasma | Presenti su Luna | Lievi |
Astigmatismo | Presente a bordo campo | Assente |
Distorsione di campo | Assente su tutto il campo | Assente su tutto il campo |
Parallasse | Minima | Minima |
Dominante cromatica | Neutra | Neutra |
Contrasto al centro | Elevatissimo | Elevatissimo |
Luce diffusa | Assente | Assente |