Questa nuova serie di
oculari
denominata New LV è una nuova versione dei famigerati Vixen lantanio
usciti sul mercato nei primi anni '90.
Molti astrofili hanno attribuito alla vecchia serie un costo troppo
elevato in relazione alle prestazioni che offrivano, specialmente in
termini di resa cromatica. Senza farmi influenzare da questo
pregiudizio ho testato l'intera serie e confrontato diverse focali con
ortoscopici e super plossl di ottima fattura.
Costruzione
ottico-meccanica:
Tutte le focali esaminate nel passo standard da
31,8mm si
presentano molto bene, si nota subito una elevata finitura ed estrema
cura realizzativa.
I paraluce sono di tipo Twist Up, regolabili e con blocco finale a
scatto.
Mi ha sorpreso l' estrema leggerezza di tutta la serie. Come i
predecessori degli anni '90 anche questi possiedono un o-ring colorato
diversamente per ogni focale, unica differenza è il colore silver
adottato per il paraluce, tutta la costruzione in conclusione
è
molto elegante, pratica con pesi e dimensioni contenute.
Dal punto di vista ottico la prima cosa che si nota è il bellissimo
colore viola e arancio degli anti-riflesso di qualità depositati su
tutte le superfici, appare invece azzurro intenso quello utilizzato
per la lente negativa che funge da Barlow.
Ad una ispezione contro luce non vi è presente alcuna impurità nelle
superfici ottiche sia esterne che interne ed appare ottima l'
opacizzazione con l' utilizzo di spaziatori ottici filettati
internamente. La pulizia ottica è estremamente curata.
Lo schema è quello di un Super Plossl a 5 elementi seguito nelle focali
da 20mm in giù da un dispositivo di tipo Barlow.
La disposizione ottica dei gruppi è la 2+1+2 +(2).
Come nella serie precedente viene utilizzato il vetro al lantanio fatta
eccezione per la focale da 40mm e quelle nel passo da 50,8mm.
Il test è stato eseguito utilizzando un rifrattore ED semi-apo da 100mm
ad f/9.
Test e qualità ottica:
In una serata in cui era presente il primo
quarto di luna
ho diretto il rifrattore combinato con un Edge On da 27mm (noto per
lavorare male coi rifrattori) e come previsto ai bordi l' edge on
soffre di astigmatismo e di cromatica laterale.
Montato il 25mm
NLV
il risultato è nettamente migliore, l' oculare Vixen è nitido fino ai
bordi ed il contrasto che offre è ai massimi livelli, al pari di un
ortoscopico da 25mm t-japan, con la differenza che con il NLV
i
crateri sono nitidi anche se si spostano al bordo estremo del diaframma
di campo. In questa focale non ho notato problemi di cromatica laterale
solo un lievissimo calo di luminosità ai bordi estremi, ma non
minimamente paragonabile a quello che succede coi Plossl Televue da
15mm e 20mm.
Il
campo di 50° offerto appare rispetto all edge on più ristretto, ma
nettamente più correto. Superiore persino ad un plossl serie 3000 japan
da 25mm. I riflessi sono ottimamente contenuti: nessun abbagliamento
interno o presenza di immagini ghost,
appare solo un debole riflesso corneale. Facendo entrare la falce
lunare
da bordo campo, la prima lente del NLV non è in grado di eliminare la
riflessione del nostro occhio su di essa creando una piccolissima e
debole immagine "danzante" del nostro satellite. Su
saturno a soli 36x l' alto contrasto consente di evidenziare gli anelli
e di offrire un' immagine a lama di rasoio. La puntiformità delle
stelle è eccellente su tutto il campo inquadrato.
Il 20mm ed il 15mm NLV
offrono le stesse performance del 25mm con un ingrandimento più
elevato, nessuna resa falsata dei colori ed elevata correzione su tutto
il campo, appare solo un lievissimo riflesso perimetrale oltre il field
stop, niente di grave bisogna proprio andare a cercarlo. la comoda
estrazione pupillare comincia ad esaltare le doti di questi oculari.
Spettacolare la visione della Luna a 60X contenuta nell' intero campo
con dettagli nitidi fino ai
bordi estremi.
Le focali
da 12mm 10mm
e 9mm
che offrono ingrandimenti medio-alti su molti strumenti nel 100 ED
rivelano sul nostro satellite dettagli minutissimi con un contrasto
molto elevato e con nessuna perdita di luminosità ai bordi, anche quì
l' astigmastismo è assente su tutto il campo. Si accordano davvero bene
a strumenti a campo curvo come il rifrattore utilizzato.
Il contenimento dei riflessi è molto buono, nessun riflesso corneale
visibile, leggero abbagliamento circolare al centro del campo facendo
entrare la luna da bordo campo. nessun calo di luminosità ai bordi.
Rispetto ad un ortoscopico t-japan da 9mm l' immagine risulta più
fruibile e godibile ed il contrasto è molto vicino a quello offerto
dallo schema abbe. Superiori agli HR Planetary.
Salendo con gli ingrandimenti ho utilizzato le focali da 6mm 4mm e 2,5mm che
rispettivamente offrono 150x 225x e 360x.
Ho confrontato il 6mm ed il 4mm con due ortoscopici, un Baader GO ed un
T-Japan da 4mm.
Mi è risultato difficile stabilire subito quale fosse il migliore tra
il NLV da 6mm ed il Baader....la prima differenza è che a parità di
focale nonostante i 45° dichiarati nel NLV6mm ed i 47° del 6mm GO,
quest' ultimo mostra un campo sensibilmente minore ed il Vixen sembra
ingrandire di più.
Anche quì l' ortoscopico ai bordi prende un po' di astigmatismo, mentre
il NLV rimane scolpito con crateri netti e contrastati, leggera
curvatura di campo ma niente di che....
L' unico neo è un leggero abbagliamento centrale nel Vixen sotto certe
angolazioni, l' ortoscopico è un po' più luminoso e non presenta il
minimo
riflesso interno.
Saturno nel Baader Ortho è globalmente più contrastato rispetto all'
immagine offerta nel Nuovo Lv che un po' non
riesce a tenere il passo del piccolo 4 elementi. La neutralità
cromatica viene un po' meno nelle focali da 9mm 6mm e 4mm nel senso che
i soggetti presentano una leggera dominante giallo-verde, ma
percepibile solo confrontandoli con ortoscopici dielettrici che rendono
bianco ciò che bianco e a qualsiasi ingrandimento....
Il 4mm
utilizzato
presenta
una leggera cromatica laterale a volte fastidiosa è adatto
per
osservazioni di soggetti
planetari, ammassi globulari e stelle doppie ove è
sufficiente
tenere il soggeto inquadrato al centro del campo. Saturno è
osservabile
senza il minimo sforzo e l' immagine ( ma quì si comincia a chiedere
troppo al 100 ED Cinese ) appare ben contrastata, ma non come nel
t-Japan da 4mm, che è superiore come finezza e contrasto. Spettacolare
grazie all' estrema comodità la visione della zona di Copernico. Sembra
di sorvolare a bassa quota il satellite, mentre nell' ortoscopico
sembra di
spiare da una serratura...
Il 2,5mm
anche in
osservazioni diurne mi ha sorpreso per l' ottimo contrasto offerto, un
pezzo davvero interessante per chi necessita raggiungere alti
ingrandimenti senza barlow. La luna a 360x così come saturno perde in
luminosità ma è uno spettacolo godibile senza sforzare l' occhio. L'
incisione di immagine ed il contrasto che offre questa focale supera
quella offerta dal William Optics SPL ( orion edge on Planetary) da
3mm.Non sono presenti riflessi o immagini fantasma.
Conclusioni:
Le focali
esaminate hanno mostrato una elevata qualità ottica. Sono oculari a
campo medio adatti per osservazioni di qualunque tipo, anche sulle
stelle doppie la puntiformità è esemplare, assenza di luci diffuse ed
elevato contrasto su tutto il campo offerto. La neutralità cromatica è
rispettata in quasi tutte
le focali e dove non è perfetta è avvertibile solo confrontandoli con
oculari ortoscopici di fascia alta. La parallasse è presente nelle
focali da 12mm in giù, ma non particolarmente fastidiosa.
Ottima la costruzione e la resa sul campo.
L' aspetto positivo è dato dalla notevole correzione totale di tutte le
aberrazioni su tutto il campo
inquadrato, di note negative non ve ne sono particolari salvo qualche
debole riflesso e nelle focali medio lunghe, una leggera caduta di
luminosità ai bordi. La distorsione è molto contenuta ed il campo
leggermente curvo che offrono li rende compatibili col piano focale di
moltissime configurazioni ottiche offrendo immagini puntiformi fino al
bordo.
Sono ottimi oculari, nitidi e ben corretti il prezzo oscilla tra le 112
euro e le 137 euro a seconda della focale.
Si ringrazia la Deep Sky di Firenze per gli esemplari gentilmente
concessi in prova.
Davide Sigillò