Questo
piccolo rifrattore
si inserisce nella categoria dei telescopi compatti ideali per
osservazioni e riprese a largo campo unite in teoria ad una buona
qualità ottica ottenuta grazie all'utilizzo di moderni ed esotici vetri
a bassa dispersione.
La costruzione di questo rifrattore che ho avuto in prova è impeccabile.
Finiture di pregio si evincono immediatamente assieme ad una netta
sensazione di robustezza e solidità..il peso è davvero importante per
una piccola ottica da 80mm.
Il focheggiatore di tipo Crayford ad attrito possiede una slitta
metallica che ne consente una maggiore stabilità in fase di ripresa
rispetto ai modelli 80Ed aperti a 600mm, e nell'insieme risulta
qualitativamente-meccanicamente superiore e comodo nonostante l'assenza
di una demoltiplica. Utile la presenza della scala graduata per le fasi
di messa a fuoco di precisione.
Questo strumento marchiato Orion è disponibile anche sotto il marchio
William Optics.
A corredo viene fornito del riduttore da 31,8mm, di una comoda valigia
imbottita e della barra a coda di rondine per l'innesto sulle montature
equatoriali di tipo Vixen...senza un attacco rapido sarà necessario
trovare degli anelli che alla vendita non vengono forniti.
Test e qualità ottica:
Come confronto è stato utilizzato un modello 80Ed f 7,5 della stessa
casa.
L'obiettivo utilizza il vetro fpl51, nettamente più dispersivo rispetto
al vetro fpl53 montato dai diffusi 600mm Orion e Skywatcher, questo
doppietto stranamente risulta cementato ma nell'esemplare analizzato
per fortuna non ho rilevato stress ottico.
Altri tubi ottici come ho avuto conferma da vari propietari sono
nettamente astigmatici e non vi è possibilità di rimedio, unica
soluzione è la sostituzione in garanzia poichè la cella non è
collimabile e le tensioni derivano dalla cementazione dei due elementi,
scelta a mio avviso opinabile.
L'analisi della figura di diffrazione in intra ed extra focale ha
evidenziato un ottica che di apocromatico non ha nulla. Forte residuo
di spettro secondario violetto a fuoco, su stella artificiale
l'immagine in intra è completamente viola mentre in extra giallo-verde.
Quest'ultima dominante cromatica si evidenzia in osservazione diurna
con immagini un po' sporche e nettamente scadenti rispetto al modello
80Ed F/7.5
Per fortuna il disco è regolare e gli anelli interni ben nitidi a
segnalare comunque una buona lavorazione degli elementi.
La prova sul campo ha evidenziato con oculari dai 30 ai 15mm una buona
incisione e puntiformità delle immagini stellari ed un campo con
curvatura contenuta ma sensibile. La luce diffusa si rende evidente
solo su soggetti luminosi e quì un'ottima impresisone me l'ha data la
diaframmatura interna mostratasi davvero efficace nel contenere
riflessi perimetrali.
L'osservazione di Giove con un ortoscopico da 6mm a 80X evidenzia
l'abbondante color fringing di questo doppietto, ma si notano i
principali dettagli del disco.
Buono il contrasto sui soggetti del sistema solare compresa la Luna, ma
il vero campo di interesse e di applicazione di quest'ottica rimane
l'osservazione e la ripresa del profondo cielo. Nonostante un residuo
cromatico abbondante è possibile godere di spettacolari visioni
rich-field a patto di utilizzare oculari ben corretti. Gli alti
ingrandimenti sono preclusi a quest'ottica sia per la sua dubbia
correzione sfero-cromatica sia per la difficoltà di ottenerli salvo
l'utilizzo di barlow o focali da 3/2,5mm.
In osservazioni naturalistiche può essere una valida scelta ma
qualunque soggetto si osservi (specie in ornitologia) mostra un forte
contorno viola che non piacerà ai puristi!
Conclusioni:
Considerando il prezzo elevato (quasi 400 euro) ne sconsiglio
l'acquisto a chi desidera uno strumento otticamente di livello.
Se lo trovate nell'usato può essere una soluzione come telescopio guida
o strumento da viaggio senza pretese...è ben costruito ma a quel punto
secondo me tanto vale un acromatico cinese da 102mm che se ben
collimato offrirà più dettagli nell'osservazione del cielo profondo e
costa 1/3.
Per il resto l'orion express è un rifrattore meccanicamente
ineccepibile, peccato che la qualità ottica non sia al pari di quella
meccanica.
Davide Sigillò