Rientrando alla qualità ottica dello strumento mi ha un po' deluso il ridotto campo reale che questo offre, creando ad alto ingrandimento ( non ho mai superato i 60x per i problemi che elencherò) difficoltà a centrare il sole e a tenerlo inquadrato nel campo...lo strumento possiede inoltre solo un foro che ne consente l'utilizzo su un treppiede fotografico..
Anche con oculari di elevata qualità come Baader ortho e eudiascopic, il coronado pst sfoggia una decisa luce diffusa che unita ad un basso potere risolutivo fisiologico, consente sì di apprezzare grazie al filtro interno in etalon le strutture più esterne del sole, ma queste sono sempre povere di contrasto.
Nel diretto confronto con il Lunt 60 il coronado pst ne esce palesemente sconfitto. Ingrandimenti superiori ai 50x sono infruttosi, lo trovo utile per riprese in camera ccd o webcam, ma in visuale è alquanto deledunte.
Conclusioni:
E' stato forse uno dei primi telescopi solari ad essere commercializzati al pubblico,
buono per riprese solari con varie tecniche di acquisizione digitale, ma il prezzo elevato non lo rende a mio parere una scelta felice per i problemi di luce diffusa riscontrati e di scarso potere risolutivo.
Se vi capita nell'usato a poco vale comunque la pena di avvicinarsi a questo ramo osservativo con il PST 40 di cui quest'ultimo ne è stato davvero pioniere.
Davide Sigillò