Il rifrattore in esame è un comune acromatico appartenente alla linea Bresser Messier destinata a chi si affaccia nel mondo dell’ astronomia osservativa ed è proposta ad un prezzo sicuramente interessante.
Ho provato brevemente questo rifrattore acromatico a doppietto spaziato in aria con anello.
Il tubo ottico è leggero e possiede una fascetta per l’ ancoraggio alla montatura equatoriale in dotazione, una comune EQ 1-2 idonea a sostenere in visuale questo leggero strumento.
L’ opacizzazione interna e la diaframmatura è buona, mentre il focheggiatore in materiale plastico è davvero poco funzionale e preciso.
A corredo viene fornito un diagonale a specchio di povera qualità ottica e meccanica, mentre è molto buono il cercatore acromatico 6x30.
Test e qualità ottica:
Passando ad esaminare l’ottica quello che mi ha sorpreso subito è stato notare la quasi totale assenza del trattamento antiriflesso multi strato in genere sempre di un bel verde, in questo esemplare le lenti appaiono trattate da un leggero mono strato che è praticamente privo di efficacia e non conferisce alcuna particolare colorazione all’ obiettivo se non una leggera tinta grigio-celeste davvero impercettibile.
Guardando in contro luce inserendo l’ occhio nel diagonale privo di oculare e guardando l’obiettivo da 90mm si nota sull’ elemento positivo, un riflesso a raggiera che ruota a seconda dell’ inclinazione del tubo e copre tutto il diametro della lente, effetto dovuto ad una lavorazione chiaramente meccanica che ha lasciato una rugosità palese delle superfici , inoltre la quasi assenza del trattamento anti-riflesso contribuisce ad aggravare questo effetto.
Osservando di giorno, lo strumento essendo un F/10 mostra un buon contrasto ma è evidente un’ abbondante residuo di aberrazione sferica, mentre è nella norma l’aberrazione cromatica.
Sul cielo si comporta discretamente fornendo immagini sufficientemente contrastate e gradevoli per un principiante , le stelle appaiono luminose ed il cromatismo è evidente su soggetti più luminosi di colore bianco.
La figura di diffrazione, mostra nelle varie posizioni di fuoco una buona collimazione, ma sono evidenti errori zonali, rugosità delle ottiche, aberrazione sferica e astigmatismo e tensioni dovute all’ utilizzo di una cella in plastica, in poche parole un bel long drink di aberrazioni! Le lenti non presentano inoltre l’ annerimento laterale.
Conclusioni:
Visti i risultati poco confortanti e la qualità ottica scarsa di questo Bresser Messier 90/900 ( almeno nell esemplare testato), non mi sembra costituire un acquisto ideale nemmeno per un principiante…con la stessa cifra si trovano acromatici di buona fattura ottica che aberrazione cromatica a parte risultano più luminosi e nitidi e soprattutto sono dotati di un trattamento anti-riflesso multi strato di qualità..vedi (se si vuole rimanere sui rifrattori acro) i vari Sky-watcher Black-line che hanno tra l’altro un focheggiatore decente e si trovano con ottica intubata su montatura AZ a 200-300 euro con obiettivo da 100mm!
Visto che tali strumenti sono destinati a principianti o a chi vuole uno strumento trasportabile per utilizzo anche saltuario merita prenderli seriamente in considerazione, questo Bresser invece al limite può essere utilizzato come telescopio guida a patto di sistemare un po’ il focheggiatore sennò addio precisione d’inseguimento! Si salva un po’ solo per il buon rapporto focale F/10, tale aspetto regna sovrano nella qualità ottica di uno strumento a parità di lavorazione.
Davide Sigillò