Test


az4

CARATTERISTICHE TECNICHE:
  • Tipologia: Montatura Altazimutale
  • Movimenti: a frizione su cuscinetti sferici.
  • Treppiede: due sezioni in alluminio
  • Composizione del braccio: fusione di alluminio
  • Attacco: standard Vixen ad una vite di serraggio
  • Moti micrometrici: assenti
  • Blocco movimenti: a vite con manopole
  • Max carico: 6kg



















Facile raggiungere la posizione zenitale ma particolare cura deve essere rivolta verso il serraggio della barra a coda di rondine per evitare "cadute" del tubo ottico.

















Orion 80ED su SkyWatycher AZ4

Sky-Watcher AZ4 mount


 Le montature Azimutali per me hanno sempre posseduto un certo fascino, questa AZ4 introdotta di recente dalla Sky-Watcher presenta caratteristiche innovative unite ad un elevato grado di stabilità, robustezza e al contempo leggerezza.
Sulla carta è una montatura adatta a sorreggere piccoli e medi strumenti fino a circa 6kg, per osservazioni del cielo itineranti, senza doversi dannare ad impostare in configurazione equatoriale uno strumento e riducendo i problemi di peso, ingombro e trasporto.

La costruzione è molto buona ed è affiancata da un ottimo design che la rende accattivante e dall' aspetto insolito per un azimutale.
La forcella monobraccio presenta l'innesto a coda di rondine standard della Vixen e sulla circonferenza sono presenti due fori per innestare la barra di puntamento che misura ben 29cm.



Quì bisogna prestare particolare attenzione alle filettature, essendo in alluminio tornito vi è il rischio (cosa riscontrata nell'esemplare usato che ho esaminato) che la filettatura si sfaldi in seguito ad innesti irregolari o forzati della barra, facendo perdere la giusta angolazione della stessa ed impedendo così di accostarsi alle osservazioni con l'occhio sinistro.
Il movimento in altezza e in azimut è fluido e preciso, il bloccaggio e la regolazione della frizione avviene tramite due grosse manopole plastiche ( avrei preferito una lega metallica) che si avvitano e premono su dei cuscinetti a sfera..



Il rischio è che serrando troppo le manopole queste possanoalla lunga incrinarsi in corrispondenza della parte centrale ove vi è il contatto interno con la filettatura femmina.
Il tubo ottico utilizzato per il test è un diffuso 80Ed, strumento ideale per questo genere di apllicazioni.
Il mio consiglio è di provvedere ad innestare la barra con gli anelli senza tubo ottico in quanto risulta un po' difficile l'ancoraggio per via della posizione laterale rispetto ad una comune equatoriale..inoltre il serraggio avviene tramite solo una manopola, il mio consiglio è di acquistare una vite di pari passo e inserirla nel foro che rimane libero dalla barra per garantire un miglior ancoraggio, puntando allo Zenit nonostante avessi serrato la vite il tubo ottico del mio 80 ED è scivolato verso il basso e si è fermato solo grazie alla presenza di una vite di ancoraggio degli anelli!
E' presente inoltre sulla base della montatura il cerchio indicizzato in 360° e un adesivo con la posizione nord su una delle gambe.
Il treppiede è il medesimo in alluminio a due sezioni che equipaggia le varie Eq 3.2. è così possibile reperire anche la sola testa azimutale per chi possiede già un equatoriale di tipo 3.2

La prova sul campo:

 
Una montatura di questo tipo unita ad un ottimo rifrattore diventa una scelta accattivante per fare del "turismo" del cielo. La migliore semplicità e pronta disponibilità all'utilizzo la rendono estremamente rilassante da utilizzare.
Ho diretto il telescopio verso le principali costellazioni del periodo munito di un hyperion da 24mm, ed è stato molto bello svolazzare da una parte all'altra dell'emisfero boreale, senza dover prima impostare la configurazione equatoriale.
La montatura unita all' 80ED peserà poco più di 6-7kg e la comodità nel spostarla da un luogo di osservazione ad un altro si evince immediatamente.
Le zone zenitali si raggiungono senza alcuna difficoltà e quasi mai il rifrattore ha battuto con la base o le zampe della montatura. Il bilanciamento dell'ottica intubata visto il corto rapporto focale dello strumento non è stato semplice ed immediato, strumenti da circa 700mm di focale ne gioveranno in tal senso.
Sconsiglio l'utilizzo di rifrattori da 900mm non tanto per la stabilità della montatura che è ottima, ma quanto per il problema del puntamento zenitale che si rende via via presente al salire della focale utilizzata. Molto bello ed estremamente comodo concentrarsi su ammassi e nebulose come M42.

Passando alle osservazioni ad alto ingrandimento di alcune stelle doppie e di Giove ho nettamente sentito l'assenza dei moti micrometrici, scelta per me incomprensibile sin dall'immissione sul mercato di questa montatura.
Nonostante i tempi di smorzamento delle vibrazioni inferiori ai 2,5 secondi risulta difficile seguire un pianeta o un oggetto poco esteso ad alto ingrandimento.
Da questo punto di vista è nettamente più affidabile la Vixen Porta.
 Peccato perchè la montatura AZ4 sarebbe perfetta con la presenza di manopole micrometriche.

Serrare la frizione per ottenere stabilità significa poi non poter spostare l'ottica direzionalmente con doclezza e facilità, tenere la frizione lenta invece rende difficile bilanciare le varie componenti e la "via" di mezzo non è così semplice da trovare.
L'impiego fotografico della stessa è precluso salvo modeste applicazioni e pose brevissime come quella da me realizzata con luna al secondo giorno.

luna 80 ed

Proiezione afocale tramite hyperion 24mm e Orion 80Ed su AZ4. posa di un secondo. Nikon coolpix S9100. Luce cinerea luna al secondo giorno

Concludendo il mio giudizio su questa montatura non può che essere positivo. Ottima perl'astrofilo itinerante che necessita di un sistema leggero e stabile per posizionare strumenti compatti.
Ideale per apllicazioni naturalistiche come il bird-watching.
Stabile leggera e dotati di moti frizionabili estremamente regolari e dolci. Unica grave pecca è l'assenza dei moti micrometrici, utili per osservazioni ad alti ingrandimenti che la montatura ha mostrato di sostenere senza il minimo problema.
Il confronto l'ha vista prevalere alla Eq3.2 come smorzamento dei tempi di vibrazione.

Davide Sigillò