Le
montature Azimutali per me hanno sempre posseduto un certo fascino,
questa AZ4 introdotta di recente dalla Sky-Watcher presenta
caratteristiche innovative unite ad un elevato grado di stabilità,
robustezza e al contempo leggerezza.
Sulla carta è una
montatura adatta a
sorreggere piccoli e medi strumenti fino a circa 6kg, per osservazioni
del cielo itineranti, senza doversi dannare ad impostare in
configurazione equatoriale uno strumento e riducendo i problemi di
peso, ingombro e trasporto.
La
costruzione è molto buona ed è affiancata da un ottimo design che la
rende accattivante e dall' aspetto insolito per un azimutale.
La
forcella monobraccio presenta l'innesto a coda di rondine standard
della Vixen e sulla circonferenza sono presenti due fori per innestare
la barra di puntamento che misura ben 29cm.
Quì
bisogna prestare particolare attenzione alle filettature, essendo in
alluminio tornito vi è il rischio (cosa riscontrata nell'esemplare
usato che ho esaminato) che la filettatura si sfaldi in seguito ad
innesti irregolari o forzati della barra, facendo perdere la giusta
angolazione della stessa ed impedendo così di accostarsi alle
osservazioni con l'occhio sinistro.
Il
movimento in altezza e in azimut è fluido e preciso, il bloccaggio e la
regolazione della frizione avviene tramite due grosse manopole
plastiche ( avrei preferito una lega metallica) che si avvitano e
premono su dei cuscinetti a sfera..
Il
rischio è che serrando troppo le manopole queste possanoalla lunga
incrinarsi in corrispondenza della parte centrale ove vi è il contatto
interno con la filettatura femmina.
Il tubo ottico utilizzato per il test
è un diffuso 80Ed, strumento ideale per questo genere di apllicazioni.
Il mio
consiglio è di provvedere ad innestare la barra con gli anelli senza
tubo ottico in quanto risulta un po' difficile l'ancoraggio per via
della posizione laterale rispetto ad una comune equatoriale..inoltre il
serraggio avviene tramite solo una manopola, il mio consiglio è di
acquistare una vite di pari passo e inserirla nel foro che rimane
libero dalla barra per garantire un miglior ancoraggio, puntando allo
Zenit nonostante avessi serrato la vite il tubo ottico del mio 80 ED è
scivolato verso il basso e si è fermato solo grazie alla presenza di
una vite di ancoraggio degli anelli!
E' presente inoltre sulla base della montatura il cerchio indicizzato
in 360° e un adesivo con la posizione nord su una delle gambe.
Il treppiede è il medesimo in alluminio a due sezioni che equipaggia le
varie Eq 3.2. è così possibile reperire anche la sola testa azimutale
per chi possiede già un equatoriale di tipo 3.2
La prova sul
campo:
Una montatura di questo tipo unita ad
un ottimo
rifrattore diventa una scelta accattivante per fare del "turismo" del
cielo. La migliore semplicità e pronta disponibilità all'utilizzo la
rendono estremamente rilassante da utilizzare.
Ho diretto il telescopio verso le principali costellazioni del periodo
munito di un hyperion da 24mm, ed è stato molto bello svolazzare da una
parte all'altra dell'emisfero boreale, senza dover prima impostare la
configurazione equatoriale.
La montatura unita all' 80ED peserà poco più di 6-7kg e la comodità nel
spostarla da un luogo di osservazione ad un altro si evince
immediatamente.
Le zone zenitali si raggiungono senza alcuna difficoltà e quasi mai il
rifrattore ha battuto con la base o le zampe della montatura. Il
bilanciamento dell'ottica intubata visto il corto rapporto focale dello
strumento non è stato semplice ed immediato, strumenti da circa 700mm
di focale ne gioveranno in tal senso.
Sconsiglio l'utilizzo di rifrattori da 900mm non tanto per la stabilità
della montatura che è ottima, ma quanto per il problema del puntamento
zenitale che si rende via via presente al salire della focale
utilizzata. Molto bello ed estremamente comodo concentrarsi su ammassi
e nebulose come M42.
Passando alle osservazioni ad alto ingrandimento di alcune stelle
doppie e di Giove ho nettamente sentito l'assenza dei moti
micrometrici, scelta per me incomprensibile sin dall'immissione sul
mercato di questa montatura.
Nonostante i tempi di smorzamento delle vibrazioni inferiori ai 2,5
secondi risulta difficile seguire un pianeta o un oggetto poco esteso
ad alto ingrandimento.
Da questo punto di vista è nettamente più affidabile la Vixen Porta.
Peccato perchè la montatura AZ4 sarebbe perfetta con la
presenza di manopole micrometriche.
Serrare la frizione per ottenere stabilità significa poi non poter
spostare l'ottica direzionalmente con doclezza e facilità, tenere la
frizione lenta invece rende difficile bilanciare le varie componenti e
la "via" di mezzo non è così semplice da trovare.
L'impiego fotografico della stessa è precluso salvo modeste
applicazioni e pose brevissime come quella da me realizzata con luna al
secondo giorno.
Proiezione
afocale tramite hyperion 24mm e Orion 80Ed su AZ4. posa di un secondo.
Nikon coolpix S9100. Luce cinerea luna al secondo giorno
Concludendo
il mio giudizio su questa montatura non può che essere positivo. Ottima
perl'astrofilo itinerante che necessita di un sistema leggero e stabile
per posizionare strumenti compatti.
Ideale per apllicazioni naturalistiche come il bird-watching.
Stabile leggera e dotati di moti frizionabili estremamente regolari e
dolci. Unica grave pecca è l'assenza dei moti micrometrici, utili per
osservazioni ad alti ingrandimenti che la montatura ha mostrato di
sostenere senza il minimo problema.
Il confronto l'ha vista prevalere alla Eq3.2 come smorzamento dei tempi
di vibrazione.
Davide Sigillò