Trattiamo di un rifrattore appartenente ad una serie di strumenti ED del diametro di 80-100-120mm.
Il diametro in esame è quello di 80mm commercializzato sia dalla Sky-watcher sia dalla Orion Usa e prodotti dalla Synta in Cina.
Costruzione
Questi strumenti sono stati introdotti attorno al 2004 e si sono imposti subito come alternativa ai più costosi e blasonati rifrattori apocromatici che fino ad allora erano esclusiva di note marche occidentali e giapponesi.
Con
il termine ED ( Extra-Low Dispersion Glass ) si indica per l'elemento
crown positivo un tipo di vetro nella cui composizione chimica è
presente una
percentuale di fluorite sintetica, un minerale presente in
natura e dotato di proprietà chimico-fisiche ideali per la costruzione
di
obiettivi che devono rifrangere la luce con la minima dispersione
possibile.
Questo Extra Low Dispersion Glass nella serie Orion , Skywatcher normale e pro è denominato Fpl 53 è prodotto dalla Ohara in Giappone e lavorato successivamente in Cina, attualmente la serie black-diamond monta invece per l' elemento ottico Crown positivo vetri prodotti dalla ditta Schott.
Sia lo Skywatcher, sia l’Orion 80 Ed, colori e marchi a parte sono a prima vista identici in tutto e per tutto e teoricamente il test vale per entrambi anche se avendoli posseduti e provati a lungo delle differenze talvolta significative le ho riscontrate.
La costruzione è davvero imponente e solida, il tubo è maggiorato ed ha un diametro superiore ai 100mm essendo lo stesso impiegato per il modello da 100mm chiaramente per contenere i costi di produzione, l’obiettivo è montato all’ interno di una robusta cella in alluminio ricavata dal pieno.
L' interno del tubo è ben opacizzato e spiccano tre diaframmi a lama di rasoio. Si nota ( sul nero ottico )uno strabordo del grasso in molti esemplari nel punto in cui il tubo ottico si congiunge con la cella, spesso nei telescopi amatoriali questo aspetto è poco curato, inoltre tale lubrificante nel tempo evaporando per deterioramento naturale tende purtroppo a lasciare residui sui coatings interni alterandone la qualità, basterebbe dosare meglio la quantità in fase di assemblaggio.
Alcune versioni skywatcher possiedono errori nel posizionamento e nel taglio dei diaframmi. Un esemplare acquistato nuovo da un noto rivenditore del nord mi è pervenuto con un diaframma di 35mm posizionato a metà del percorso portando così l'apertura libera a 50mm...inaccettabile.
Il peso del tubo ottico senza accessori supera i 2,5 kg e viene fornito in genere di anelli e barra per essere utilizzato sulle più comuni montature.
Il
sistema di focheggiatura crayford è molto
valido e raffinato in quanto l' attrito è esercitato da dei cuscinetti
e non vi è più l' utilizzo del sistema pignone e cremagliera eliminando
così il problema del back-lash o shift image in fase osservativa, però
una corsa bloccabile sarebbe stata gradita anche perchè se caricati di
eccessivi pesi questi sistemi tendono a non tenere la posizione di
fuoco.
Risulta valido l' annerimento interno del tubo che utilizza due
diaframmi ben calcolati e molto utili.
Misurando
le
distanze e le rettifiche delle estremità del tubo e dei
diaframmi però emerge un montaggio un po' approssimativo in tutti gli
esemplari che ho testato, il che potrebbe portare a piccoli
difetti di collimazione.
Test e qualità ottica
La mia prima impressione osservando di giorno con l' orion 80 ED è stata molto positiva, a fuoco su soggetti molto luminosi e di colore bianco lo spettro secondario è assente fino a 150x, un aspetto molto interessante visto il prezzo vantaggioso a cui viene offerto! Ne sono rimasto molto colpito, le immagini sono brillanti , nitide e contrastatissime, i colori saturi e la resa cromatica neutra in generale. L’obiettivo mostra ad una ispezione visuale un ottima pulizia degli elementi, oltre ad un trattamento antiriflesso molto intenso di colore verde scuro e rosso-violaceo. L’annerimento ottico è molto buono. A volte si possono trovare piccole impurità sull’elemento ottico posteriore dovute a bruscolini di materiale interno al tubo ottico che tendono a depositarsi sulle lenti durante i trasporti, consiglio al proprietario di non curarsene, l’influenza di tali imperfezioni è inesistente sulla resa ottica, mentre nel caso di aloni interni dovuti ad una errata pulizia delle ottiche ne consiglio la sostituzione in garanzia o (se scaduta ) l’effettuazione da parte di personale qualificato della delicata operazione, in tal caso potete rivolgervi anche al sottoscritto.
L’obiettivo è montato in una
cella che non prevede purtroppo la
collimazione e alcuni esemplari a mio avviso hanno un giogo un po’
eccessivo
delle ottiche, ossia lo spazio laterale che intercorre tra le lenti e i
lati
della cella è un po’ ampio e questo rende a volte lo strumento troppo
sensibile
alle dilatazioni termiche ed agli sbalzi di temperatura, con immagini
che
ballano un po’ troppo. Le ghiere sono troppo lente.
E' buona norma lasciare sì un' intercapedine di aria tra cella ottica e obiettivo, ma tale spazio deve servire solo ad accompagnare le dilatazioni del vetro senza lasciare troppa libertà alle lenti. Alcuni utilizzano proficuamente dei piccoli spessori. Sul mio 80 ED ho provveduto ad ottimizzare la cella e le ottiche con distanziali precisi e non incollati riuscendo a fissare stabilmente la collimazione...ho ottenenuto così immagini stabili e ferme che prima avevo solo in serate con seeing perfetto e temperature ambientali attorno ai 20°.
Dallo
star test di uno sky-watcher pro (vedi sopra) appare evidente un
residuo di cromatismo in
intra-focale ed una buona correzione sferica, lo spettro
secondario a fuoco scompare del
tutto fino anche ad alti ingrandimenti. Poichè il
telescopio è concepito per guardare a fuoco si può tranquillamente
definire corretto quasi apocromaticamente. Gli
anelli risultano rotondi, regolari e perfettamente concentrici a
segnalare una buona collimazione e qualità ottica. In alcuni
esemplari ( i primi) la presenza degli spaziatori a 120° interferisce
nelle
posizioni lontane dal fuoco con gli anelli più esterni e a fuoco le
stelle più
luminose mostrano degli spikes ( baffi luminosi), in seguito è stato
adottato
uno spaziatore anulare per eliminare questo inconveniente tra l’altro
gradevole
per alcuni in fotografia. Il posizionamento dei distanziali in
cartoncino nero però è un po' impreciso ed essendo incollati in fase di
assemblaggio si spostano un po'. Le ottiche mostrano una
buona
precisione nel
processo di lucidatura delle superfici e gli errori zonali sono minimi
al centro negli skywatcher oro. L' anello più esterno rinforzato e
leggermente sfrangiato in
posizione extra-focale segnale un residuo di aberrazione sferica tutto
sommato trascurabile. Gli esemplari con spaziatori a 120°
possiedono sull' elemento flint in vetro ED ( superficie aria) un
deposito antiriflesso di tinta azzurra che risulta molto più delicato
rispetto ai trattamenti ( di colore verde ) depositati
successivamente sui modelli spaziati con anello, ma risultano anche
molto più collimati rispetto alle ottiche montate con o-ring.
ATTENZIONE!
Ho notato che circolano tubi ottici con ottiche maneggiate
senza perizia, mi è capitato un modello che aveva dei distanziali fatti
con semicurve in alluminio tagliato e incollato, altri con pezzetti di
plastica
affogati nella colla, pezzi di sughero.....brividi per ripulire il
tutto e sistemare a
dovere, è vero che in Cina il controllo qualità è più basso e che forse
si lavora peggio, ma non a questi livelli!! assicuratevi sempre che
la ghiera di bloccaggio dell'obiettivo
abbia ancora i due punti di colla originali che fissano la
collimazione. Esistono solo due tipi di spaziatura originali dalla
fabbrica:
o-ring nero (distanziale invisibile) e spacers di cartoncino nero
opaco, il resto
sono manomissioni o lavori improvvisati e fatti male.
A fuoco la stella in alcuni di questi strumenti mostra un disco di airy a volte parziale e questo è dovuto ad una collimazione migliorabile (vedi mio relativo articolo).
Purtroppo a queste cifre non si
può
pretendere di avere tutto.
Osservando
Tornando alla prova sul cielo
io ho eseguito il test
utilizzando dei Plossl
serie 3000 Meade
da 40mm e 25mm, un William Optics spl da 12,5mm (eccellente) e
ortoscopici per
gli alti ingrandimenti. Le immagini a basso ingrandimento sono
spettacolari con
stelle dotate di una puntiformità esemplare, si nota un po’ di
curvatura a due
terzi dal centro del campo e per chi desidera la massima puntiformità
soprattutto in fotografia è necessario uno
spianatore. Con il plossl da 40mm (field stop da 27mm) si
arriva a 2,57°
di campo reale! Il 25mm tende a lavorare male da metà campo in poi per
la
mancata coincidenza delle curve ottiche, oculari in visuale che
lavorano bene
al bordo con questo
tipo di focale e
schema ho trovato essere gli Orion Epic e vari cloni e i
Meade serie 4000
Japan, ottimo il 26mm. Non altrettanto l' edge on da
27mm....inutilizzabile!
Le
nebulose sono spettacolari da osservare e la quantità di
oggetti deep-sky che questo strumento mostra e risolve in dettaglio è
impensabile per un’ apertura di soli 80mm! Il cielo è scurissimo e ogni
oggetto
privo di luce diffusa si stacca su di un fondo cielo scurissimo.
Spettacolare la visione della cintura di Orione e delle Pleiadi, le
immagini stellari sono molto secche e puntiformi, assenza totale di
astigmatismo o tensioni ottiche, appare solo una leggera cromatica
laterale a qualsiasi ingrandimento. Sulla luna questo
rifrattore
rende moltissimo come sul planetario ove
fornisce immagini ferme, contrastatissime e ricche di dettagli minuti,
leggera
presenza di un bordo un po’ giallino sulla luna ad alti ingrandimenti e
di una dominante un po' rosea.
Risolve vari globulari luminosi come M13 e sulle stelle doppie
l’apocromaticità rende spettacolare l’osservazione di questi oggetti
con dischi
di airy regolari e assenza di luci diffuse, netta la superiorità
rispetto ad
acromatici di diametro anche maggiore, persino superiore al fratello
maggiore Orion 102 ED Premium in quanto a pulizia e finezza del
dettaglio. Confrontando infatti la visione di Albireo
ottenuta
con un plossl da 9,5mm serie 3000 tra l' 80 ED e il 102 ED Premium
quest' ultimo perde alla grande fornendo un' immagine traballante dei
dischi stellari bordati tra l' altro di colori spuri..
Osservando Giove con due Baader
ortho da 5 e 6mm
l' immagine in condizioni di calma atmosferica è
impressionante
sembra uno di quei disegni fatti a matita, pianeta fermissimo, secco e
pieno di dettagli impensabili per un 80mm!
Il focheggiatore molto fluido se ben registrato svolge appieno il suo compito, se caricato di pesi eccessivi tende a perdere un po’ la stabilità e la precisione di messa a fuoco, ma in visuale si nota la differenza coi comuni pignone e cremagliera che spesso spostano l'oggetto mentre si mette a fuoco o a volte presentano gioghi eccessivi. Per l' utilizzo fotografico è consigliabile uno spianatore di campo dedicato essendo molto elevata la curvatura del piano focale e la sostituzione o l' integrazione di un focheggiatore demoltiplicato.
Luna
al secondo giorno, scatto tramite proiezione di hyperion 24mm. Posa di
1 secondo con Nikon s9100 e orion 80Ed su Skywatcher AZ4 mount.
Concludendo
A mio avviso è uno strumento che consiglio senza riserve, dotato di una resa quasi apocromatica e offerto ad un prezzo irrisorio per ciò che rende, basta pensare che Apocromatici di altre marche occidentali (non sempre più corretti) di questo diametro sfiorano e spesso superano i 2000 euro.
Poiché l’utilità è un criterio puramente soggettivo ognuno è libero di acquistare ciò che vuole. Le versioni Orion risultano meglio prestanti e dotate di un antiriflesso superiore rispetto ai modelli skywatcher serie pro, oltre ad essere assemblate con maggior precisione. La synta produce gli Orion sotto stretta specifica di quest'ultima, anti riflesso compreso, mentre i propri strumenti li tende a lavorare giustamente con una personalizzazione.
Gli Orion possiedono i due
elementi ottici di
analogo diametro evitando così inclinazioni degli assi ottici e
astigmatismo a
dispetto di quanto ho notato su alcuni modelli serie oro. L'anti
riflesso che tende più al viola e al rosso dona una straordinaria
brillantezza rispetto all'anti riflesso Skywatcher verde e giallastro e
le immagini risultano più luminose e neanche di poco.
Anche se questi strumenti non
possono competere con
la correzione ottica dei rifrattori Pentax, Takahashi, Vixen
Fluorite..reputo
questi rifrattori semi-apo da 80mm dei veri tutto fare, forniti di
ottiche nitide ed efficienti , costruiti molto
bene
e dotati di un rapporto qualità-prezzo elevatissimo, ottimi come
strumenti per
osservazioni visuali e riprese fotografiche a largo campo, sui pianeti
rendono
più di molti riflettori maksutow, cassegrain o newton di diametro ben maggiore e
di acromatici di qualità da 100mm. Ricordatevi che in ottica è molto
consigliabile preferire uno strumento piccolo, ma di elevata qualità
ottica e precisione ad uno più grande ma lavorato approssimativamente,
le soddisfazioni che si ottengono infatti nel settore dell' ottica
strumentale non sono proporzionali all' aumentare del diametro dello
strumento, ma alla qualità e precisione di lavorazione degli obiettivi.
La skywatcher ha migliorato questo strumento con la nuova versione EVO star che monta vetri Schott per il crown positivo ed un focheggiatore per riprese fotografiche, vi aggiornerò quando lo testerò.
Ottimo compromesso
prezzo-prestazioni, per un rifrattore Apocromatico.
Davide Sigillò