L'Orion 102 Ed Premium è un rifrattore
dichiarato
Apo ed è prodotto dalla kunming optical in Cina.Tale strumento si trova
sotto vari marchi: Astroprofessional, William optics, Tecnosky,
astrotechnologyes, ...e appunto Orion.
La
costruzione ottico-meccanica:
Ho acquistato e
testato vari
esemplari della Orion
tra il 2008 ed il 2009, momento in cui è stato commercializzato in
Italia. Sono stato il primo ad
osservare dentro questo strumento, essendo stato chiamato dal
tecnico in negozio non appena questi strumenti arrivarono in
Italia dopo esssere stati sdoganati.
L'obiettivo
da 102mm è composto da un doppietto spaziato in aria
tramite un anello metallico. Successivi esemplari montavano tra lo
spaziatore metallico, le lenti e la cella in alluminio dei dischetti di
gomma elastica nera: questi ultimi esemplari dotati di una cella a
compensazione di temperatura sono quelli poi risultati
avere una correzione migliore delle aberrazioni cromatiche e un
benefico isolamento dell’ obiettivo dalle parti metalliche che si
traduce in un immagine priva di cromatica laterale. Stelle e pianeti
non hanno quel bordo viola e arancione
che si nota con molti strumenti anche a specchio quando le loro ottiche
poggiano direttamente sul metallo, specialmente nelle gelide serate
invernali. Chiusa questa parentesi l'obiettivo monta come elemento Ed
il fluoro-crown hfk61 pressochè equivalente all’ fpl51. Un vetro che
però rispetto al Fpl53 mostra una dispersione maggiore.
Il trattamento
antiriflesso a strati multipli è molto pesante ed efficace; appare di
un bel colore verde bottiglia e rosso - violaceo. Gli obiettivi
spaziati in aria da un anello metallico ad un
ispezione visuale sono quasi perfetti, si può notare talvolta qualche
impurità sui trattamenti interni, piccoli punti di polvere metallica
che si depositano a causa del trasporto, personalmente ho
riscontrato un controllo di qualità un po' basso e variabile. Un tubo
ottico era con un elemento leggermente scheggiato al bordo di
una superficie
interna dell’obiettivo, ma comunque multi trattato , difetto da
vedere ingannevole anche per un occhio esperto ad una prima
ispezione.
Star Test e qualità ottica:
Nello
star test dell' esemplare esaminato questo si traduceva in un immagine
di
diffrazione in cui gli ultimi anelli esterni si interrompevano nel
punto del difetto piegandosi un po', e a fuoco si poteva notare su
qualche stella luminosa una debole luce diffusa oltre che a delle
immagini stellari non proprio perfette. In tutti gli esemplari
esaminati in intra focale è visibile oltre agli anelli di diffrazione
un' abbondante residuo di spettro secondario, mentre in extra focale l'
ultimo anello si colora di giallo-verde e appare rinforzato
evidenziando una correzione sferica un po bassa, gli anelli sono
abbastanza
regolari e rotondi, ma appaiono un po' impastati e lo spazio tra di
essi risulta non proprio scuro, ma riempito da una leggera luce
diffusa... sono inoltre presenti errori zonali che tendono a diminuire
il contrasto e le performance di questo
obiettivo. Un altro esemplare mostrava attorno alla stella Arturo
ingrandita a 120x due dischi di difrazione visibili solo per metà della
loro circonferenza a causa di un evidente coma dovuto ad un
disallineamento dei centri ottici e una spaziatura non uniforme del
crown-flint.
Un altro tubo ottico presentava un evidente mancata
concentricità
degli anelli di diffrazione oltre ad un evidente astigmatismo, con
immagini ellittiche che cambiavano asse al cambiare della posizione da
intra ad extra focale, non essendo possibile collimare quest' ultimo
esemplare ho contattato l'importatore per l'immediata
sostituzione ( le viti che tengono fermo il vetro
come
spiegherò..in alcuni esemplari sono assenti, le lenti sono tenute ferme
da gommini di guaina siliconica interposti tra il vetro e la
cella tale gomma probabilmente inserita a caldo in fase di collimazione
con "siringa" una volta solidificata se la collimazione non è
perfetta.." addio mia bella addio"!! )
Una volta in possesso di un tubo sufficientemente collimato.....ecco il
responso.
In
visuale il cromatismo è evidente ed
abbondante in tutte le posizioni di fuoco dai 100x in su. Segnalo anche
una dettagliato test ottico di questo strumento su Coelum numero di
giugno 2008 (se non erro) ove
vi all' analisi interferometrica questo strumento
nel verde
mostrava una resa un po' bassa mentre buona nel rosso. La correzione
sul fronte d' onda è un po' bassa così come la strehl ratio.
D'altronde se il produttore dichiara come massimo ingrandimento utile
143x, cioè meno di 1,5 volte il diametro dell' obiettivo un motivo ci
sarà. Un buon rifrattore anche se acromatico, se lavorato bene e ben
collimato è in grado di reggere ingrandimenti pari a 2 volte il proprio
diametro, mentre un Apo circa 60-80x per pollice di apertura! La
lavorazione delle ottiche purtroppo è molto variabile in questo
strumento, ma non si supera il quarto di lambda come in quasi tutte le
produzioni commerciali..
La Luna con un ortoscopico da 6mm si mostra nitida e con un buon
contrasto generale, appare sul bordo un alone violetto diffuso, ma non
paragonabile a quello di rifrattori che utilizzano la stessa apertura e
vetri non ED. I dettagli visibili sono moltissimi, comprese anche rime
molto difficili e l' osservazione è molto gradevole, sembra di
sorvolare sul nostro satellite.
Giove con un potere di 140x evidenzia la struttura a bande e l' ombra
di un suo satellite sul globo, il disco appare molto chiaro con un
alone diffuso dietro di esso di colore viola che non disturba
più
di tanto l' immagine.
Saturno a 140x invece su alcuni esemplari è risultato molto
deludente, evidenziando pochi dettagli sulla superficie e sugli anelli,
non sono mai riuscito a vedere bene la divisione di Cassini, alla
portata di strumenti anche più piccoli, e il disco planetario è apparso
circondato da un alone rosso scuro diffuso. si evidenzia solo la banda
equatoriale nord del pianeta.
Anche nell' osservazione di stelle doppie la mancanza di dischi di
diffrazione regolari penalizza la loro visione inoltre la saturazione
dei colori non è proprio il massimo.
Segnalo che oculari tipo gli Hr planetary, Vixen Lv, Baader Hyperion,
Orion Edge on Planetary, William optics spl ecc ecc ad alto
ingrandimento su questo strumento sono inutilizzabili....per avere
immagini accettabili è bene rimanere su schemi più cristallini
come Plossl od Ortoscopici.
Stelle come Altair o Vega evidenziano l' abbondante color fringing
residuo e difficilmente mostrano dischi di diffrazione regolari, sul
deep sky comunque 102 mm non ostruiti consentono di accedere ai più
popolari soggetti Messier con soddisfazione risolvendo bene ammassi
globulari e fornendo dettagliate immagini di nebulose diffuse e ammassi
stellari.
La puntiformità al centro del campo delle stelle è molto buona negli
esemplari ben collimati, la curvatura di campo è nella norma. In
fotografia qualora si voglia la massima puntiformità anche ai
bordi è necessario uno spianatore.
L'intubazione di questo
strumento comunque (vedi foto sopra) è molto
buona ma migliorabile
nonostante le finiture di
pregio come paraluce retrattile e focheggiatore demoltiplicato e
ruotabile a mio avviso il tubo manca di
qualche diaframma, in particolar modo vicino all’ obiettivo e dentro il
tubo focheggiatore, ma tale
scelta è dovuta ad una vocazione più fotografica dello strumento al
fine di ottenere un campo di piena luce maggiore. Il
focheggiatore demoltiplicato e ruotabile tende a posizionarsi fuori
asse ottico , è un po’ impreciso e i cuscinetti che regolano la
rotazione
essendo in plastica col tempo possono
rompersi causando una rigidità nel movimento rotatorio..comunque se in
ordine e ben registrato
svolge un egregio lavoro e risulta comodo e validissimo per la
fotografia astronomica ma anche per l' utilizzo in visuale raggiungendo
con precisione la messa a fuoco.
Il cromatismo è un
po' abbondante per definire questo strumento apocromatico e
se si
considera semi-apo l'ottimo 80Ed Orion-Skywatcher questo
102Ed
premium dovrebbe essere considerato un ottimo acromatico, categoria
alla quale secondo me appartiene!
Purtroppo
collimare questi strumenti
è molto difficile:
le otto viti a grani della cella a cui si accede svitando il paraluce,
agiscono direttamente sul vetro, ma solo per tenerlo fermo nella cella,
questo sistema non essendo concepito per la collimazione
senza
l'ausilio di un banco ottico rende impossibile un adeguato centraggio
da parte dell' utente.
E' molto facile che le ottiche perdano l' allineamento dei rispettivi
assi ottici essendo inserite in una cella così concepita. C'è da
segnalare che le viti metalliche a
grani agendo direttamente sul vetro ( scelta azzardata ) se
troppo serrate introducono
tensioni nocive per il vetro con conseguente aumento della
della cromatica
laterale, o evidenti spikes. Gli
esemplari con i gommini al posto delle viti
invece non possono essere collimati, i fori dove dovrebbero esserci le
viti sono
infatti riempiti da una gomma siliconica in fase di montaggio e non vi
è alcuna
possibilità di collimazione. Quindi "o la va o la spacca". Fatevi
controllare la collimazione prima dlel'invio.
Conclusioni:
Dipende
molto da cosa si vuole, se desiderate
uno strumento universale per osservare e per fare imaging allora il 102
ED premium fa al caso vostro, se invece desiderate uno strumento
a cui chiedete in primis la purezza di immagine allora meglio
prendere in considerazione altre opzioni ad esempio rimanendo in casa
Orion c' è l' ottimo 100 ED che costa anche qualcosa in meno. Il
residuo cromatico diffuso attorno a soggetti bianchi luminosi lo
inserisce nella categoria dei Rifrattori Semi-Apocromatici.
Rispetto a blasonati marchi
occidentali se ben
collimato anche se non paragonabile ad un Takahashi o Pentax o Televue
può offrirvi performance di tutto rispetto e molto interessanti per un
apertura di 102mm non ostruita.
Il prezzo di circa 1000 euro a cui è attualmente offerto è a
mio avviso un po'
alto e non vale un corrispettivo elevato in termini di
qualità ottica. Non mi sento di consigliare ad occhi chiusi questo
strumento.
TABELLA RIASSUNTIVA
Contrasto e nitidezza: buono
Curvatura di campo: nella norma
Aberrazione cromatica: evidente fringing violetto
Aberrazione sferica: presente
Astigmatismo:
presente in alcuni esemplari
Errori
zonali:
presenti al centro
Collimazione:
scarsa cura di quest' aspetto
Lavorazione del
gruppo
ottico:
variabile. da sufficiente a buona
Costruzione:
ottima
FOTO: L' Orion 102 ED Premium
Davide Sigillò