Test


test newton 114/500

CARATTERISTICHE TECNICHE:
  • Diametro: 114mm
  • Focale: 500mm F 4,4
  • Tipologia: Riflettore Newton
  • Guadagno luminoso: 265x
  • Magnitudine limite visuale: 12
  • Fattore di ostruzione: 0,33
  • Max ingrandimento utile nella versione a specchio sferico: 80x
  • Produzione: China

IL Newton 114/500

Il Newton 114/500 è stato uno dei miei primi telescopi, acquistato nel dicembre del 1994 sotto il marchio Antares Italia dell' importatore Paim di Firenze.
Oggi è reperibile come modello della Sky Watcher, Bresser, Konus e altri ancora.
Lo schema è quello di un Newton molto aperto, parliamo di un f 4,4 che dovrebbe essere uno strumento molto luminoso e adatto all' osservazione e fotografia Deep-Sky in virtù dei minori tempi di esposizione che tale rapporto focale richiede.
Si tratta di uno strumento però economico afflitto da numerosi problemi rispetto al modello più diffuso con focale da 900mm o 1000mm con doppietto negativo correttore.

Costruzione:
 
Si evince subito che l' intubazione e le meccaniche sono economiche, l' interno del tubo appare ben opacizzato, ma la vernice opaca depositata in abbondanza crea uno strato poco stabile con una certa rugosità superficiale che tende a staccarsi facendo svolazzare all' interno varie impurità che poi si depositano sullo specchio primario. L' ottica principale poggia su dei rialzi in sughero o in alluminio, la cella posteriormente forata è chiusa da un cerchio di cartoncino nero. Il vetro utilizzato senbra un comune disco che si trova in vetreria e quindi molto soggetto a dilatazioni termiche.. Il focheggiatore possiede un tubo in plastica che tende a graffiarsi ed il movimento risulta impreciso e lasco. E' evidente una anti estetica giuntura del tubo realizzato in latta.

Test e qualità ottica:
Il modello della Antares uscito di produzione da anni è il medesimo di alcuni attualmente prodotti.
Lo schema di questo strumento nei modelli da me testati compreso il Bresser Pluto 114/500 si avvale di uno specchio sferico aperto ad f 4,4 e di un secondario di 37,5mm nel Bresser e di 25mm nel modello Antares, anche altre aziende utilizzano un secondario ridotto ( diaframmato).
Tale strumento per poter funzionare correttamente necessiterebbe di uno specchio Parabolico e non sferico, pena un' enorme residuo di aberrazione sferica che penalizza tutti i tipi di osservazioni ed il potere risolutivo che dovrebbe avere uno specchio di 114mm.

Infatti dopo esser passato da un piccolo rifrattore 60/415 al newton Antares 114/500 rimasi profondamente deluso nel vedere che ogni oggetto astromomico osservato era palesemente meno contrastato, nitido e stabile di quanto mostrasse il piccolo rifrattore da 60mm !
Essendo un ragazzino inesperto mi rivolsi alla vecchia Laborfoto di Gardigiano ove il tecnico, il sig. Attilio Bogi mi espose quella che era la causa del problema, all' epoca per me sconosciuta ed imprevista.

Uno strumento del genere infatti non puo' funzionare a differenza del modello più lungo con un semplice specchio sferico, ossia specchio ricavato da una curva teorica di natura sferica.
Se infatti nei modelli da 900mm la differenza tra uno specchio parabolico e sferico che lavorano entrambi a f7,8 è minima, nel modello da 500mm tale differenza nella superfice ottica è evidente e determinante per la qualità ottica dello strumento.

In questa fascia di prezzo non mi sembra che le aziende realizzino ( almeno fino ad ora) strumenti con specchi parabolici ben più difficili e costosi da realizzare. Il newton 114/500 della Sky watcher modello Black è dichiarato nella pubblicità di alcuni fornitori parabolico, ma mi riservo dal commentarlo in quanto non l' ho mai provato.
Per ridurre l' enorme aberrazione sferica che quindi affligge questo strumento alcuni marchi utilizzano uno specchio secondario più piccolo che diaframma lo strumento a circa 85-90mm, riducendo notevolmente il potere risolutivo dell' ottica e non eliminando totalmente  l' aberrazione sferica. Il bresser Pluto che ho utilizzato, con tubo colore bronzo invece utilizza uno specchio secondario da 37,5mm di modo da catturare completamente il cono di luce del primario. In alcuni modelli tale specchietto è sorretto da una razza in altri da 3 o 4

Esaminando l'ottica emerge una fortissima aberrazione sferica che penalizza tutti i i tipi di osservazioni fornendo immagini prive di contrasto e traballanti. L' ostruzione dato il forzato rapporto di apertura è piuttosto alta, ma ridotta nei newton rispetto ai cassegrain dal fatto che non vi è paraluce sul secondario..

Quelli che diaframmano lo specchio secondario hanno una leggera qualità in più, ma offrono davvero poco. L' unica soluzione se proprio si desidera uno strumento del genere è far parabolizzare il primario da un maestro ottico, operazione  assai costosa, e sostituire il secondario se diaframmato con uno da 37,5mm. Quindi vi è da considerare oltre al prezzo d' acquisto una spesa che varia tra i 250 e i 350 euro. Io nel lontano 1995 ho fatto parabolizzare (sempre tramite la Laborfoto Astronomia) dalla Zen di Venezia, il primario  che venne  corretto  ad 1/16  di  Lambda!
Aberrazione di coma a  parte che è una caratteristisca di tali strumenti, mi ritrovai uno strumento bellissimo, luminoso, nitido, ben corretto e con alto potere risolutivo. Dallo star test emergeva una elevata qualità di lavorazione e di lucidatura dello specchio, con anelli intrafocali perfettamente rotondi, luminosi e separati da uno spazio scurissimo e privo di luce diffusa. Ottima la correzione sferica.  Ricordo infatti  una splendida immagine di saturno con ortoscopico vixen da 4mm, il pianeta era secchissimo e di un contrasto che rivaleggiava con un rifrattore di qualità, si notava chiaramente la sottile linea degli anelli ( nel 1995 erano di taglio)  oltre che alle bande del pianeta ed i satelliti.
L' ammasso del perseo si risolveva a 125x in una miriade di stelle colorate.
Sulla Luna era una bomba, contrasto altissimo e luminosità accecante. Per ovviare al coma sarebbe necessario un gruppo correttore da inserire nel focheggiatore  ma se ne trovano di compatibli.

Conclusioni:
In conclusione a meno che uno non sia disposto a spendere circa 300 euro in più al prezzo di vendita  per modificare l' ottica di  tale strumento ( spendendo quindi circa 600 euro in totale) mi sento di sconsigliarne l' acquisto. otticamente è molto scadente per i difetti intrinseci in fase di progetto. Se siete disposti ad un ulteriore esborso economico allora parabolizzando l' ottica vi ritroverete uno strumento di elevata qualità, ottimo per l' osservazione e fotografia astronomica, con ottiche più universali di quanto lasci pensare l'estremo rapporto focale, in caso contrario lasciate perdere, meglio un piccolo acromatico.
Aggiornamento:
Confermo che la Orion Usa e la Skywatcher ad oggi forniscono lo strumento del Test con uno specchio parabolico di precisione il quale dovrebbe sulla carta ovviare ai problemi evidenziati nel test della vecchia produzione.

FOTO: Lo Sky-Watcher 114/500 sulla Eq 1

   newton 114/500