Ho utilizzato per un paio di anni
questo piccolo
rifrattore di fabbricazione cinese e commercializzato dalla ZIEL. Si
tratta di uno strumento di piccolo diametro e corta focale, adatto per
chi inizia o per chi desidera un piccolo strumento da portarsi sempre
dietro. La montatura in dotazione è una piccola equatoriale 1 molto
leggera e adatta a svolgere egregiamente il compito di sorreggere per
osservazioni visuali questo telescopio. Ho acquistato lo strumento da
un rivenditore del centro di Firenze nel giugno 2005 per serate
dimostrative.
Costruzione:
Lo strumento viene fornito di una montatura
equatoriale di
tipo 1, molto economica e adatta al solo impiego visuale, in
questo caso sorreggendo un o strumento che pesa circa 1kg e lungo meno
di 50cm svolge appieno il suo dovere..l
tubo ottico è in alluminio mentre
paraluce, focheggiatore e cella ottica sono in plastica. L' interno del
tubo appare ben opacizzato con due diaframmi opportunamente calcolati.
Il focheggiatore invece è un po' impreciso, presenta anche la dentatura
della cremagliera in plastica...nell' insieme svolge il suo compito ma
se è registrato in modo rigido per ovviare all eccessivo gioco laterale
è facile spezzare gli ingranaggi...
Test e
qualità ottica:
Tolto dall'
imballo e montato il tutto sono passato alla fase osservativa.
L' obiettivo acromatico da
70mm è spaziato in aria da tre sottili
spessori in tessuto a 120° e possiede una colorazione viola-verde
conferitali dal trattamento antiriflesso multi-strato.
Le lenti mostrano una buona
trasparenza e una buona pulizia.
Le prime osservazioni hanno
mostrato a fuoco su soggetti luminosi come
stelle di prima e seconda magnitudine la presenza di uno spike
orizzontale, dopo un po di tempo ho individuato la causa del tutto: il
diagonale prismatico fornito a corredo inserisce astigmatismo e un
baffo luminoso su tutte le stelle, dovuto all'angolo del prisma che poi
si riflette sull immagine a fuoco. Consiglio di sostituirlo con uno a
specchio immediatamente, pena la conseguenza di immagini planetarie
impastate e prive di definizione. Una volta sostituiti gli oculari
mediocri forniti ed il diagonale prismatico le immagini hanno mostrato
a fuoco una buona definizione e puntiformità oltre ad un campo ben
corretto.
Dallo star test emerge un
cromatismo abbastanza evidente, siamo
d'altronde ad f7, e una leggera tensione dovuta all' utilizzo di una
cella plastica che ha un fattore di dilatazione termico diverso da
quello del vetro. Gli spaziatori inoltre nelle posizioni lontane del
fuoco interrompono gli anelli di diffrazione. Leggero errore zonale al
centro. Comunque la collimazione è risultata corretta con anelli ben
regolari e concentrici. Aberrazione sferica contenuta.
Ho utilizzato un Plossl serie
3000 made in Taiwan da 25mm (20x),
un eccellente super plossl della Tal da 6,3mm (79x) mentre un omni
plossl da 4mm per gli ingrandimenti alti (125x).
Le immagini stellari sono
buone e la definizione alta a mio avviso per un f/7 acromatico.
Nonostante il piccolo diametro
è possibile avere delle ottime
soddisfazioni nelle osservazioni deep-sky degli oggetti più luminosi e
"popolari", immaggini superiori e non di poco a quelle che offre un
newton 114/500 utilizzato in comparativa. Sulla luna con il super
plossl della tal si ottiene un ingrandimento che mette in risalto le
doti di contrasto dei rifrattori rispetto a strumenti ostruiti.
Buona la definizione generale.
Su giove sono riuscito ad osservare
oltre alle bande equatoriali la macchia rossa e qualche altro
particolare. Il disco appare comunque bordato dell' alone blu-violetto
tipico di questi strumenti, ma l'immagine è luminosa e gradevole.
Su marte durante l'autunno del
2005 sono riuscito ad osservare la
calotta polare e ombreggiature sul disco planetario, un buon risultato
per uno strumento di questo livello! Altrettanto bella è stata la
visione di M13 e delle nebulose del Sagittario
Conclusioni:
consiglio di sostituire immediatamente il corredo di
base composto dagli oculari ed il prisma ( anche sui vari mercatini
dell usato si trovano dei buoni plossl multitrattati a pochi euro),
dopo di che si ha a disposizione uno strumento idoneo per chi comincia,
di facile manutenzione e dotato di ottiche di discreta qualità in grado
di dare numerose soddisfazioni ad un principiante.
Ovviamente per chi possiede
già un piccolo strumento od un Newton
attorno ai 120mm non ha senso che si rivolga verso questo strumento,
meglio orientarsi verso un buon semi-apo da 80-100mm lontano anni luce
in termini di qualità ottica rispetto al piccolo Gem 30.
Davide Sigillò