Test

test Ortho

CARATTERISTICHE TECNICHE:
  • Tipologia: Ortoscopici
  • Campo apparente: 47°
  • Focali: 18mm 12,5mm 9mm 7mm 6mm 5mm
  • Produzione: Japan
  • Numero lenti: 4 in due gruppi
L' ortoscopico Baader da 6mm

baader orto


Il trattamento denominato Phantom MC


baader orto

 Si noti anche l' effetto buco nero dovuto al mio inserimento dell' annerimento laterale della lente piano-convessa e all' annerimento ottico dello spaziatore.
I residui riflessi sono così stati eliminati del tutto!

































































Sarebbe stato utile sin dalla produzione fornire le ottiche di annerimento laterale completo. In foto si nota la differenza di contenimento dei riflessi dopo la mia operazione.














































Oculari Baader Planetarium Genuine Ortho



Gli  oculari Baader Ortho assieme  agli Zeiss Abbe, rappresentano in teoria  quanto di meglio sia possibile trovare ad oggi in termini di contrasto e purezza d'immagine nel campo apparente dei 45-47°. Sono disponibili in una gamma di focali che va dal 18mm fino al 5mm.


In questi anni ho  avuto modo di testare e possedere a lungo tutte le focali da 18mm, 12,5mm, 9mm, 7mm,6mm e 5mm.Il loro schema ottico è quello di un classico ortoscopico: una lente piano convessa e un tripletto cementato, quattro lenti in due gruppi (1+3) che si fronteggiano.

A differenza dello schema Simon Plossl, l'ortoscopico di Ernst Abbe è molto più difficile da realizzare, cementare un tripletto richiede infatti molta più precisione ed  esperienza di quanto ne richieda un doppietto di Plossl.

Il risultato che ne consegue però è che l'immagine prodotta in asse da questo oculare, in termini di purezza e contrasto,  non teme rivali e confronti con schemi ottici più sofisticati che costano anche centinaia di euro in più.Questa caratteristica ha fatto dell' ortoscopico lo schema ottico più indicato per le osservazioni planetarie e ad alta risoluzione.Unico neo è il campo limitato che essi possiedono, generalmente tra i 42 e i 47 gradi apparenti e l'estrazione pupillare limitata per le focali più corte, comunque sempre più comoda di quella fornita da un plossl di pari focale!


Costruzione e qualità ottica:

 La costruzione è molto gradevole, tipico design Japan.
Non vi è alcuna presa in gomma, lo scafo in alluminio tornito e verniciato reca le scritte che ne indicano le caratteristiche incise e colorate di bianco e verde. L' anello in vernice verde alla base dell' oculare  tende a staccarsi facilmente in quanto l' alluminio è completamente privo del fondo aggrappante.
Come vedete in foto alla fine io l' ho rimosso del tutto con un unico movimento aiutato da un bastoncino...
I barilotti cromati in alcune mandate sono molto lucidi e fin troppo sensibili ai graffi..purtroppo non presentano scanalature per viti di blocco e per filtri.
Le lenti sono libere da eventuali paraluce ricavati dalla struttura metallica per favorirne una migliore estrazione pupillare, ma è facile che si introducano luci parassite a meno di non utilizzare una conchiglia tipo quella fornita nei Celestron ultima o Ultrascopic, Eudiascopic...

Alcuni esemplari hanno mostrato delle piccole imperfezioni nelle lenti, cioè vale a dire che alcuni tripletti cementati presentano dei graffietti o impurità  dovute ad un processo di cementazione e ad un controllo qualità migliorabile dato il prezzo non proprio basso a cui vengono offerti.

I trattamenti phantom si evidenziano per delle tinte verdi e bruno-rosse intense, coprendo con il tappo la base dell' oculare si evidenzia un ottima efficacia già ad una semplice ispezione visuale dei coatings che creano un effetto black-hole.

Segnalo che la versione marchiata Antares che offre solo il 12,5 il 9 e il 7mm possiede i medesimi trattamenti phantom M.C. dei genuine ortho Baader, cambia solo la cosmetica delle scritte incise sugli scafi, ma il produttore è lo stesso.

  Tutti gli esemplari da me provati compreso un antares ortho da 12,5mm hanno mostrato una nitidezza e una luminosità elevata su tutti i 47° di campo offerti.

Questo oltre alle caratteristiche dello schema è dovuto all utilizzo del trattamento a strati multipli denominato Phantom MC, un antiriflesso dielettrico di ultima generazione in grado di annullare qualsiasi immagine fantasma, aumentare sensibilmente la luminosità  e portare la trasmissione luminosa alle soglie del 99%.

Utilizzando un rifrattore semi apo da 102mm ad f 7 con il 18mm l'ammasso doppio del perseo è una miriade di stelle dotate di una puntiformità assoluta fino al bordo.Bellissima la resa cromatica e la saturazione dei colori.Stelle di prima magnitudine sembrano splendere il doppio di quanto faccia un oculare di pari focale e comunque di ottima qualità.

Sul planetario le immagini che questi oculari restituiscono sembrano a tratti scolpite, col 6mm Giove osservato con un Orion 80 ED sembra disegnato, immagine "secca" e priva di luce diffusa su un fondo cielo scurissimo.

Il 5mm mi ha entusiasmato sulla luna: dato l'elevato contrasto e luminosità dell' immagine restituita a 120x sembrava di osservare con un 20mm (estrazione pupillare a parte). Si notano dettagli minutissimi che con altri oculari appaiono sensibilmente meno luminosi e definiti. L'unico oculare che mi è sembrato offrire qualcosa in più in termini di stabilità dell immagine e di risoluzione è stato un super plossl della Tal da 6,3mm che fornisce un immagine meno luminosa, ma di una definizione e qualità assoluta. Una curiosità: su alcuni rifrattori semi apo o acromatici, questi oculari sembrano accentuare, in modo più marcato rispetto ad altri oculari di pari focale, il residuo spettro secondario violetto di questi strumenti, effetto dovuto alle caratteristiche del trattamento ottico e da come opera sugli intervalli di lunghezze d'onda. Per lo stesso motivo la stabilità della figura nel 6mm risulta inferiore a quella di oculari forniti di trattamento antiriflesso in fluoruro di magnesio. Il super plossl della Tal da 6,3 mm provato a fianco, osservando Altair in un acromatico, fornisce un' immagine  del disco stellare più ferma e nitida, inoltre come dicevo il residuo di spettro secondario appare più ridotto mentre tornando al Baader Ortho si amplifica.
Analogamente un glorioso Meade super plossl serie 4000 japan da 6,4mm si è dimostrato avanti al baader (e non di poco) in termini di contrasto e risoluzione. Il G.o è più luminoso ma rende tremolanti le immagini.. il Meade invece tiene fermissima l'immagine mostrando sempre dischi di diffrazione netti e stabili e una miriade di dettagli finissimi che il genuine ortho rende molto più luminosi ma visibili solo a tratti o in momenti di calma.

Gli ammassi globulari osservati con il G.O  6mm a 120x esplodono letteralmente mostrando un cielo scurissimo di fondo e stelle puntiformi fino ai bordi, il Tal super plossl 6,3mm che fornisce il medesimo fattore di ingrandimento in comparativa è sensibilmente meno luminoso e trasparente..

La focale da 12,5mm sia Baader che Antares presenta per i miei gusti un difetto sul blocca lenti del tripletto: troppo lucido e troppo alto...sarebbe bastato utilizzare un "piattino" per fermare le ottiche oppure se proprio si desidera un anello quanto meno filettarlo....i riflessi perimetrali sono un po' abbondanti...per il resto utilizzato su un telescopio solare questo 12mm mostra le sue spiccate doti innate di oculare ad elevatissima risoluzione e contrasto!
La prova fianco a fianco con un mitico super plossl japan Meade a 4 elementi vede però la prevalenza di quest'ultimo in termini di potere risolutivo.Ad esempio Giove nei Meade Plossl japan mostra dettagli che i Baader Ortho non riescono a far percepire quasi mai, provare per credere.
Confrontati con gli ortoscopici T japan i Baader risultano più luminosi e nettamente migliori dal punto di vista del contenimento dei riflessi laterali dei blocca lenti..oltre ad essere più rifiniti esteticamente, ma i Japan optik di contro hanno una resa cromatica molto bella e naturale, analogo contrasto e costano la metà.



Volendo trovarne dei difetti segnalo appunto una inadeguata opacizzazione degli spaziatori ottici interni in alcune focali, (vedi foto) le vernici utilizzate sono un po' lucide per i miei gusti e manca l' annerimento come al solito della lente piano convessa.. tutto questo crea una leggera luce diffusa oltre il diaframma di campo specialmente in osservazioni diurne..
Il campo è limitato ma è una peculiarità dello schema, capita  che alcuni esemplari presentino una pulizia interna perfettibile delle lenti.
In merito a questo preciso che la diffusione di luce è apprezzabile in osservazioni diurne e che è un concetto separato dall'efficacia del trattamento anti-riflesso. Quest'ultimo nei Baader e nei T-japan è davvero ottimo, ma non può impedire di "splendere" a meccaniche un po' lucide o non filettate e questo effetto si nota osservando nell'oculare in contro luce in una zona luminosa diurna senza telescopio come una nebbia diffusa che solo un'occhio esperto può cogliere.
L'effetto non è così deleterio poi per il risultato delle osservazioni notturne, ma un' opacizzazione come quella che effettua ad esempio televue, pentax e che io tendo ad eseguire su tutti i miei oculari ha ragione di esistere e di migliorare le prestazioni degli stessi. Sotto una breve tabella di confronto coi plossl Meade serie 4000 Japan posti in ultima riga.


Contrasto  al centro
Potere risolutivo
Luce diffusa
Astigmatismo
Cromatica  Laterale
Distorsione
Opacizzazione
Ottimo
Ottimo
Assente
 Minimo ai bordi
Assente
Minima
Buona
Eccellente
Elevatissimo
Assente
Assente
Ai bordi
Evidente
Buona

Conclusioni:
Consiglio l'acquisto di questi oculari Baader, sono dei pezzi di buona qualità ottica, difficile oggi trovare una qualità superiore al prezzo offerto, ma mi riservo dal giudizio di eccellenza: le vecchie produzioni Meade e Vixen Japan a 4 lenti luminosità a parte si mostrano ancora superiori in termini di stabilità delle immagini ed in potere risolutivo e cioè nei fattori principali per l'osservazione planetaria del dettaglio estremo..Vengono forniti di una bella scatolina verde e dei loro tappi copri-ottiche. Buoni, in termini di contrasto, ma il trattamento dielettrico, seppur antiriflesso eccellente, altera la finezza dei dettagli e la stabilità della figura ottica prodotta.