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Equatoriale 1

montature equatoriali





















equatoriale 2
Equatoriale 2
equatoriale 2




Equatoriale 3
equatoriale 3






Equatoriale 5

equatoriale 5




Equatoriale eq6
equatoriale 6

Le montature Equatoriali



Ogni strumento dal più economico al più costoso per essere proficuamente impiegato sia in osservazione visuale che in tecniche di riprese fotografiche necessita di un supporto adeguatamente proporzionato al peso ed alle sue caratteristiche ottiche e geometriche.

Tale supporto chiamato montatura  deve inoltre essere in grado di potersi adattare meccanicamente al moto di rotazione terrestre che risulta evidentissimo ad alti ingrandimenti, al fine di poter seguire o fotografare gli astri che osserviamo.
 E' vero che l' aspetto più importante è la qualità ottica di uno strumento, ma una volta che questa premessa è rispettata  assume particolare rilievo ed importanza l' utilizzo di una montatura adeguata a sorreggere il nostro telescopio.
I principali tipi di montature si suddividono in Altazimutali ( dall' arabo) ed in Equatoriali a forcella o alla tedesca.

Quando la testa della montatura è costituita da due assi, uno verticale il secondo perprendicolare al primo abbiamo un sistema di tipo Azimutale che consente movimenti dal basso verso l' alto e da sinistra a destra o viceversa. Questo sistema di puntamento è adatto ad un utilizzo visuale con strumenti poco impegnativi, anche se ad oggi sono disponibili montature AZ di elevata fattura e comodità.
Quando una montatura consente di inclinare l'asse verticale affinchè col piano orizzontale formi un angolo uguale alla latitudine del luogo, abbiamo un sistema di tipo equatoriale.
Una volta orientata verso il polo celeste se si imprime all' asse polare una rotazione siderale di 24h in senso inverso al moto di rotazione terrestre è possibile mantenere lo strumento costantemente puntato verso la zona di cielo che ci interessa osservare o fotografare.

Le montature ad oggi presenti sul mercato commerciale che equipaggiano tali strumenti presentano caratteristiche e qualità molto variabili, questa breve panoramica non può essere considerata esaustiva ne ovviamente è indirizzata ad esperti astrofotografi che si sono fatti le ossa in anni di applicazioni e ricerca del migliore set up per l' astrofotografia, bensì vuol essere un piccolo resoconto per i neofiti delle equatoriali disponibili sul mercato amatoriale.

EQ 1:
 La prima montatura che viene fornita in strumenti di piccole dimensioni e lunghezza è la Equatoriale 1, un piccolo sistema adeguato a sorreggere tubi e accessori poco impegnativi, non è adeguata alla fotografia astronomica a lunga posa vista la poca accuratezza delle corene dentate e dei suoi movimenti, il treppiede è un po' ballerino e l' insieme non è in grado di sorreggere tubi superiori a 2kg, si possono comunque tentare foto con apparecchiature di focale molto breve attorno ai 200mm.
La mancanza di un cercatore polare contribuisce a renderla poco utilizzabile se non per farsi le ossa sul concetto di utilizzo del  sistema equatoriale. Molti la riconosceranno come la montatura del 114/500 del riifrattore 80/400 e molti altri piccoli strumenti idonei per chi inizia ad affacciarsi nel mondo dell' astronomia.

EQ2:
 subito dopo troviamo la equatoriale 2 che per anni ha equipaggiato i vari 114/900 o acromatici a fuoco lungo, una montatura meglio costruita e oggi reinterpretata ( vedi terza foto). Adatta a sopportare carichi di 3-3,5kg e utilizzabile per astofotografia senza grosse pretese per focali dell' ordine di mezzo metro con pose molto brevi. Ha la possibilità di motorizzazione in entrambi gli assi ed è in generale un buon supporto per osservazioni più impegnative. I nuovi modelli spesso hanno a corredo un treppiede con i distanziatori in materiale plastico, scelta economica purtroppo un po' problematica, è facile che ad aprire e chiudere il treppiede si possano rompere le cerniere e le giunture che la divaricano e che la tengono in posizione. Aspetto positivo: alcune di queste hanno l' innesto a coda di rondine che consente un aggancio rapido dello strumento a differenza delle vecchie versioni e delle montature equatoriali 1 e 3.

EQ3:

 La montatura equatoriale 3 rappresenta un up-grade abbastanza evidente rispetto alle due precedentemente descritte. E' chiaramente ispirata alla mitica super polaris della Vixen e può sorreggere senza sforzo ottiche che pesano fino a 4kg e focali attorno ai 700mm. L' ho utilizzata spesso per osservazioni ad alto ingrandimento e se ben bilanciata ha un tempo di smorzamento delle vibrazioni piuttosto ridotto. La possibilità di utilizzare il cannocchiale polare e di motorizzazione in entrambi gli assi le consente di essere impiegata per l' astrofotografia, ma senza grosse pretese, siamo ancora lontani dalla stabilità e dalla precisione che deve possedere una montatura per l' impiego astrofotografico....buona in visuale. Forzandola con gli assi bloccati alcuni esemplari tendono a muoversi un po' troppo e a presentare un eccessivo giogo sopratutto nell' asse di declinazione.
Il treppiede in alluminio a due sezioni risulta valido e leggero, i distanziatori in materiale plastico sono più robusti, adeguati e difficilmente tendono a rompersi nelle giunture. Presenta spesso la bolla di stazionamento. Considerando che si trovano a partire dalle 140 euro il rapporto qualità prezzo è comunque molto elevato. Oggi è disponibile anche la versione con attacco rapido standard Vixen.

EQ5:
  Un livello nettamente superiore è costituito dalla equatoriale 5 una copia cinese della Vixen Great Polaris, pur se con tutte le limitazioni di una lavorazione non paragonabile a quella Japan, risulta una buona montatura equatoriale adeguata a sorreggere tubi che pesano fino a 6 kg e focali di 900mm.
Si tratta di una montatura espandibile con la quale è possibile iniziare ad  effettuare fotografie a lunga posa.  Possiede dei motori stepper che però non sono molto precisi ed è sensibile la differenza con montature che montano motori micro-step.

HEQ5-EQ6:
 le montature equatoriali denominate Heq 5 e  Eq 6 rappresentano il vertice della produzione di massa orientale. Sopportano bene carichi rispettivamente tra i 12 ed i  18kg e consentono la fotografia a lunga posa per focali comprese tra 1,5 e 2metri, ovviamente più corto risulta il tubo ottico e quindi il braccio di leva e meglio lavorano ( ma questo vale per tutte le montature!)
Considerando che vengono offerte attorno alle mille euro ( quanto una great polaris) risultano davvero un' eccellente compromesso tra prestazioni e prezzo di acquisto.
Possiedono entrambe il sistema GO-TO con pulsantiera e sono dotate di motori micro-step per un inseguimento più preciso. Il treppiede risulta robusto ed adeguato.

Concludendo è bene ricordare che come in ottica anche quì una montatura più piccola ma  lavorata con estrema precisione e accuratezza senza lesinare a materiali impiegati e a manodopera, può espletare prestazioni superiori a quelle fornite anche da sistemi mastodontici lavorati però con superficialità e a risparmio costruttivo.
E' un po' come quando si utilizza un pentax o takahashi da 75-90mm e lo si paragona ad un newton cinese di 20 cm!