L'
operazione di pulizia ottica nei rifrattori e in tutti quegli strumenti
che presentano un deposito antiriflesso esposto agli agenti atmosferici
( lastre di schmidt, menischi correttori...) è da eseguire
periodicamente, ma con le dovute precauzioni.
Sono da considerarsi a mio avviso fuorvianti e dannose ( per i coatings
e poi per il proprietario) teorie secondo le quali è possibile lasciare
la polvere e le impurità depositarsi per anni sulle lenti prima di una
detersione che poi necessariamente dovrà essere più energica e
rischiosa. In questi anni ne ho viste e sentite davvero di tutti i
colori...
Lasciar depositare ogni tipo di agente sulle lenti e rimuovere solo con
un pennellotto morbido la polvere alla lunga porta ad un deterioramento
degli strati dei coatings che non potranno di certo essere ripristinati
a nuovo a meno che non invierete ad un laboratorio di alto
vuoto
il vostro obiettivo per una nuova lavorazione. Questo non vuol dire che
dovete stare tutti i giorni con la mania del pulire per avere un'
obiettivo perfetto perchè otterreste l' effetto paradossale di
graffiare o indebolire i depositi multistrato.
Diciamo che la giusta via sta nel mezzo..
A seconda del numero delle vostre osservazioni, dei luoghi in cui vi
recate, dell' inquinamento dei siti, degli agenti atmosferici e ancora
altro...varia molto la necessità di questa operazione, il problema non
risiede nella eventuale minima perdita di luce che si realizza per il
deposito della patina sulla lente ma nell' aggressione che questo
esercita sui trattamenti. Inoltre dal punto di vista pratico osservando
ad alti ingrandimenti vi può essere un aumento della luce diffusa...
Gli strumenti vanno tenuti puliti, sennò si deteriorano.
Io mi limito a darvi l' indicazione di una corretta esecuzione di
pulizia ottica, ma il quando effettuare questa dovrete riconoscerlo
voi, orientativamente posso dirvi almeno tre volte all' anno se non
cadono sulle vostre lenti resine, insetti, o peggio.
Procedimento per la
superficie esterna:
provvedete a rimuovere polvere e tutto ciò che
viene via
con le setole di un pennellino morbido, senza esercitare inutili
pressioni...
state attenti in prossimità della ghiera di blocco delle
lenti
perchè è lì che si deposità la maggior parte della polvere, rimuovetela
con cura ruotando la cella ottica o il tubo per evitare di farla
scendere tra i due elementi ottici spaziati, se poi avete un doppietto
o tripletto cementato allora non sussiste il problema della rotazione.
Potete aiutarvi con una pompetta, ma mai utilizzare getti di aria
compressa anche se indicata per pulizie ottiche...
una volta rimosso lo sporco non "incollato" procuratevi un
batuffolo di cotone inumidito in acqua distillata, ma va bene anche l'
acqua del rubinetto a patto che non sia eccessivamente dura e ricca di
calcare.
utilizzate una goccia di sapone neutro non troppo aggressivo
e
depositatela sul cotone...come sempre occhio a non esagerare con l'
acqua sennò ve la ritrovate dentro lo spaziatore ottico, prima
verificate comprimendo il cotone che non esca una goccia...ovviamente
tutte le operazioni sono da effettuare a mani pulite!
Insaponate tutta la lente anche vicino all' angolo della
ghiera di blocco.
aspettate qualche secondo e procedete alla detersione con alcool
isopropilico o denaturato.
Consiglio di utilizzare un comune fazzolettino di carta per
il
naso, ripiegarlo in un angolo a formare un triangolo isoscele e versate
sul lato alla base l' alcool senza però affogarlo... curatevi di
inumidire la punta del fazzoletto perchè sarà la parte più importante
dell' operazione.
inserite la punta del fazzolettino ove la lente tocca la
ghiera
di blocco ed esercitando una pressione sul fazzoletto di modo che copra
il raggio dell' obiettivo ruotate con un movimento leggero il tutto.
ruotate aspettando che l' alcool evapori via via....quando
rimuovete il fazzoletto la lente deve essere già asciutta! questi
procedimenti richiedono molta pratica e maestria che si acquisisce
negli anni dopo numerose prove..
probabile dovrete rieffettuare il tutto di nuovo nelle
posizioni
del centro e del lato della lente, sono quelle più difficili da
detergere uniformemente...vedrete.
E' da considerarsi una buona pulizia quella che lascia trasparente il
vetro e uniforme il colore dei trattamenti senza creare zone
disomogenee o residui di evaporazioni.
Superficie
interna:
quì il discorso è più delicato...purtroppo sin
dalla
produzione alcuni strumenti possiedono ottiche con alcuni depositi
nella superficie interna, tali depositi negli anni ho notato essere
costituiti per la stragrande maggioranza da particelle di nero ottico
utilizzato per l' opacizzazione laterale del tubo o peggio da piccoli
bruscoli di alluminio e/o nero ottico provenienti dalla filettatura
cella ottica-tubo ottico che ovviamente è quasi sempre comprensiva di
due dita di grasso lubrificante..tali impurità che contengono grasso se
si depositano sulla superficie interna creano problemi. Per una serie
di motivi consiglio, a meno che il vostro obiettivo sia pieno di
macchie, bruscoli ecc ecc di lasciar perdere o di rivolgervi a del
personale qualificato.
Io procedo smontando la cella ottica spesso avvitata, presto molta
attenzione a non toccare il perimetro interno della filettatura che
quasi sempre è ampiamente ingrassato, inoltre procedo prima a rimuovere
l' eccesso di tale grasso prestando attenzione a non toccare le lenti e
cambiando subito fazzoletto o panno perchè vi assicuro che se vi cade
un dito sporco di grasso o la stessa carta sulla superficie
multi-trattata dopo avrete forse rovinato davvero il vostro
obiettivo..la rimozione dalla superficie ottica di tali oli è da
rabbrividire ed è molto più complessa della semplice detersione,
inoltre è elevatissima la probabilità di lasciare segni indelebili.
Utilizzate un cotton fioc che avrete sfilacciato prima con le
dita pulite... con l' obiettivo in contro luce o su un foglio bianco
avvicinate le fibre del bastoncino al o ai bruscoli che vedete cercando
di farli cadere verso il lato o verso il basso...mai pigiare perchè
come toccate il trattamento interno nel 80% dei casi si macchierà... se
qualche bruscolo ha lasciato dei piccoli aloni, consgiglio di non
curarsene e di rimontare il tutto una volta spolverato...
se proprio dovete pulire il trattamento vi merita fare una
verifica in un piccolo angolo della lente per constatarne l' effettiva
durezza ed ancoraggio.
purtroppo in alcuni casi trattamenti molto datati o che hanno
subito l' evaporazione del grasso della cella ottica tendono a
rimuoversi in alcuni strati e in questo caso prima di arrecare il danno
lasciate perdere.( anche se c' è da dire che un trattamento
eroso
e molto deteriorato crea una superficie ottica molto rugosa e imprecisa
e sarebbe più opportuno rimuoverlo)
se volete proseguire adottate la stessa procedura applicata
per
la superficie ottica esterna prestando attenzione all' eventuale
presenza di grasso ai lati.
cambiate però ad ogni passaggio la carta per pulizia ottica.
Se vi serve aiuto poi contattatemi.
Davide Sigillò