Nella mia carriera osservativa e tecnica ho avuto modo di utilizzare moltissimi oculari e svariate tipologie di schemi ottici. I RADIAN Televue di cui finalmente pubblico una recensione e di cui mi scuso per l'enorme ritardo dato che ormai sono fuori produzione, sono tra gli oculari che di più mi hanno impressionato sul planetario. Lo schema ottico che prevede 7 o 6 elementi in 5 o 4 gruppi è un classico tele negativo in cui il primo gruppo ottico che garantisce l'ampio campo ed il comfort osservativo viene "negativizzato" da un doppietto o tripletto di tipo barlow che si trova in fondo al barilotto. La differenza è che qui lo schema ottico è relativamente più complesso in termini di gruppi ottici e relative superfici. La costruzione è imponente, sono oculari pesanti, meccaniche e finiture di pregio, paraluce estraibile a scatto. Gomma zigrinata per una presa efficace. Annerimento interno esemplare, filettature degli spaziatori che non introducono riflessi, insomma un capolavoro. Le
ottiche nelle focali che ho esaminato e di cui posseggo un 5 ed un 10mm
sono apparse pulitissime e prive di imperfezioni, meccaniche
adeguate e funzionali, cura maniacale.
Trattamenti perfetti, trasparenza dei vetri altissima. Ho trovato sinceramente inutile il pupil guider che viene offerto a corredo. La parallasse seppur presente non è superiore a quella che si trova in altri oculari come ad esempio gli Hyperion o Morpheus, rispetto a quest'ultimi addirittura inferiore. La prova sul campo delle focali da 10mm, 6mm, 5mm, 4mm e 3mm. ha confermato come le premesse costruttive si traducessero anche in una elevata qualità ottica. Li ho utilizzati su vari rifrattori apo e semi apo e su qualche newton puro. Come oculari di paragone nelle varie sessioni osservative ho portato con me i Japan Optik e Baader Genuine ortho, non proprio gli ultimi oculari arrivati o pescati dalla piena insomma. Il test è stato molto severo ed eseguito osservando Venere, Giove, Saturno, Luna, stelle doppie e oggetti deep sky. Sono rimasto sorpreso dal fatto che con I radian in tutte le focali esaminate i dettagli planetari fossero meglio definiti e visibili che non nei Japan Optik ed i Baader Ortho, da sempre considerati punto di riferimento anche dal sottoscritto. Addirittura nel Radian da 5mm l'immagine di Giove era superiore e anche più luminosa, nonostante le sette lenti, di quella offerta dal T-Japan da 5mm e da un vecchio Ortoscopico circle v della Vixen. Il 10mm Radian così come il 4mm ed il 3mm offrivano una qualità e stabilità dei dettagli molto piiù marcata di quella offerta dagli ortoscopici e da un spl william Optics da 3mm. Dettagli Lunari sempre fermi e contrastatissimi, stelle puntiformi su tutti i 60° di campo. L'immagine risultava inoltre meno sensibile alla turbolenza ed al cromatismo residuo dei rifrattori utilizzati rispetto a ciò che si osservava negli ortoscopici e plossl. A voler trovare dei difetti, utilizzati su strumenti puri come i Newton si notava una lieve cromatica laterale ai bordi estremi del campo e qualche debole riflesso corneale facendo scorrere pianeti luminosi come Giove o Venere nel campo dei Radian. Qui i Baader Ortho e i T japan sono risultati superiori, ma la maggior ricchezza dei dettagli planetari e la minor sensibilità alla turbolenza atmosferica dei vetri dei Radian mi hanno fatto optare per I televue come oculari planetari. Splendido il 3mm che con i suoi 60° di campo e l'estrema correzione e luminosità consentiva di scorgere dettagli minutissimi, pena una sensibile parallasse. La dominante cromatica è risultata essere un po più calda rispetto a quella neutra e "glaciale" offerta dai Baader, ma sinceramente ancora una volta ho preferito i Radian anche su questo aspetto. Concludendo, oculari che rappresentano il massimo per l'osservazione planetaria, ma anche del cielo profondo in virtù dell'ampio campo corretto e della loro elevata luminosità. Sono fuori produzione per cui se vi capitano nell'usato ad un prezzo decente li consiglio senza riserve! Se qualcuno possiede il 18mm ed il 14mm sarei grato mi contattasse! |