Test




CARATTERISTICHE TECNICHE:
  • Tipologia: Rifrattore apocromatico alla fluorite - Doppietto Steinheil
  • Focale: 800mm
  • Diametro: 100mm
  • Peso: 3,8kg
  • Diametro intubazione: 94mm
  • Lunghezza: 595mm con paraluce retratto.
  • Produzione: Japan
  • Numero lenti: 5














" molto valido l'annerimento interno sin dalla produzione"








































   
TAKAHASHI FC-100 DZ


   
  Trattiamo questa volta di una nuova versione di casa Takahashi, azienda che ormai non ha bisogno di presentazione per la qualità dei suoi prodotti che sono diventati un must in termini di qualità ottica e costruttiva, nonchè standard di riferimento.


Lo strumento esaminato è un esemplare che rispetto al modello TSA 102 o il precedente FS 102 monta un doppietto in configurazione Steinheil e secondo il costruttore vanta una correzione persino superiore alla versione FC 100 DL. Il tubo ottico è nettamente più piccolo e leggero dei modelli sopra elencati, tanto è vero che mi sembrava di avere a che fare con un rifrattore da 80mm !
Costruzione e intubazione come sempre di altissimo livello e cura nei dettagli. 
Otticamente è dichiarata una strehel ratio nel visibile policromatico superiore al 90% e del 97,6% nel verde. Questo dovrebbe garantire una resa ottica di assoluto livello foto-visuale.


"la perfezione del trattamento anti riflesso e dell'obbietivo alla fluorite da 100mm"

Dal test eseguito su stella artificiale è emersa un'accurata lavorazione e lucidatura delle lenti, assenza di astigmatismo e collimazione praticamente perfetta anche se migliorabile. In questo mi sento di muovere un appunto in casa Takahashi poichè non è la prima volta che mi capitano esemplari otticamente scollimati o non perfettamente collimati. Fattore imputabile a celle ottiche non registrabili, che per quanto accurate per gestire le dilatazioni termiche lasciano troppo spazio tra il doppietto o tripletto e la cella ottica. Una volta collimato in fabbrica dei lievi disassamenti in fase di trasporto o di utilizzo normale possono nel tempo portare ad una perdita della posizione ideale delle lenti rispetto ai propri centri ottici generdando delle centriche non proprio perfette ad alto ingrandimento.
L'esemplare era per fortuna collimato quasi alla perfezione.

"La cella ottica del Takahashi FC 100 DZ"

Dallo star test è emersa una correzione cromatica assoluta. Sembrava di osservare in uno strumento a specchio ma con il contrasto ed il vantaggio di un rifrattore alla fluorite. In questo modello l'elemento alla fluorite è in posizione posteriore, per preservare la fluorite dagli effetti dell'igroscopicità intrinsechi al minerale stesso.
Questo tende in poche parole ad assorbire le molecole di acqua e necessita di un trattamento tanto più deciso quanto più l'elemento è esposto all'aria e all'umidità.
La serie FS infatti montava l'elemento in Fluorite in posizione anteriore, ma questo aveva anche un trattamento "hard coatings" che poi fu vietato dai protocolli anti inquinamento di Kyoto nel 1997.
 L'obbiettivo del 100 DZ è contenuto in una cella ottica ad alta precisione, l'antiriflesso appare di un colore verde intenso come nei modelli 80ED skywatcher. A fuoco ho notato in diurna come le stelle artificiali possedessero un grazioso anellino di diffrazione su tutta la circonferenza equamente luminoso a segnalare appunto una adeguata collimazione e resa di alto livello.
Sfortunatamente nei giorni del test non erano presenti pianeti ed il cielo era spesso nuvoloso, ma il confronto con altri strumenti che ho esaminato vede il Takahashi 100 FC DZ possedere una correzione ottica superiore in termini di sfero cromatismo rispetto al modello FS 102 uscito di produzione e pressochè analoga al modello TSA 102 oggetto di un mio test.
In osservazioni diurne però utilizzando a confronto uno skywatcher 120 ED i due cm di apertura di questo Apo o semi Apo di fattura più commerciale si sono fatti sentire ed utilizzando un oculare meade swa da 34mm il 120mm è risultato superiore come godibilità osservativa e contrasto generale ed il che mi ha stupito molto pensando che il 120ED costa praticamente la metà. Stessa sensazione è stata confermata dal proprietario del Takahashi che era presente nelle fasi del test.
Anche ad alto ingrandimento, cromatismo in intra o extra focale a parte il 120 ED ed un 115/800 Tecnosky per me sono risultati più performanti, ma ripeto si parla di 2cm in più di apertura.

"Il confronto con il 120ED Skywatcher"


Concludendo parliamo di un rifrattore di qualità ottica assoluta il cui prezzo al momento per la sola OTA solo con adattori inclusi è di 3000 euro. Questo sale aggiungendo cercatore e anelli di casa Takahashi, supporto cercatore e una diagonale. E' uno strumento rivolto a mio parere a puristi che cercano più della prestazione il blasone. Il focheggiatore è adeguato e comprensivo di rotatore di campo, ma per questo prezzo sarebbe stato utile avere anche una demoltiplica per gli astrofotografi. Le ottiche del 100 FC DZ seppur di prim'ordine non sono a mio avviso competitive con strumenti sulla carta più modesti come gli skywatcher 100-  120ED ma che offrono prestazioni analoghe o persino superiori in osservazioni visuali grazie ad ottiche comunque ben corrette e ben lavorate. Personalmente non mi ha entusiasmato questo 100mm.
Tra le versioni Takahashi da 4" continuo a preferire la versione TSA.
Dal punto di vista meccanico mi sembra un po risicato come intubazione.
Mi riservo di aggiornare il test appena avrò possibilità di effettuare osservazioni planetarie con questo strumento.



"in foto il focheggiatore con rotatore di campo, sfortunatamente non sono disponibili nella versione solo OTA gli anelli, in foto dei Primaluce lab"