E' molto comune infatti trovare nel proprio rifrattore dei distanziali
incollati male o che si sono spostati in seguito alla fase di
bloccaggio delle lenti. Nel mio 80 Ed risolvendo questo aspetto ho
ottenuto una collimazione perfetta, con dischi di
diffrazione completi per tutta la loro circonferenza e perfettamente
centrati.
I sottili
distanziali in plastica o in teflon alla prima escursione
termica si restringono o si dilatano facendo perdere il centraggio dei
centri ottici dell' obiettivo e generando un ciottolamento degli
elementi.
Analogamente un eccessivo spazio tra il perimetro di uno o più elementi
e le pareti della cella genera la stessa problematica.
Le migliori celle ottiche adoperano un sistema chiamato a compensazione
di temperatura che consiste nel porre (oltre ai distanziali) dei
gommini di tipo siliconico tra i vari elementi al fine di eliminare
ogni spazio e al contempo evitare stress dei vetri. Tale soluzione però
richiede un montaggio di assoluta precisione dalla fabbrica perchè una
cella a compensazione di temperatura non prevede ( almeno finora) la
collimazione degli elementi.
Un metodo che trovo più idoneo a garantire una uniforme spaziatura ed
un maggiore stabilità del doppietto è dato dall' utilizzo di sei
distanziali posti a 60° l'uno dall' altro. Sotto un esempio:
E' importante che la ghiera di bloccaggio non eserciti una eccessiva
pressione sul vetro, effetto che quando è presente genera una specie di
y nella figura di diffrazione. Analogamente l'effetto si nota quando
gli spaziatori sono di dimensione tale da interferire con l'apertura
effettiva dell'obiettivo.
Una volta che questi aspetti sono stati appurati e risolti potete
passare alla fase finale di collimazione che a mio parere va effettuata
sempre sul cielo!
Puntate una stella di prima o seconda grandezza ad un ingrandimento
compreso tra 180 e 300x. Negli strumenti che non possiedono una cella
registrabile operate allentando le viti che ancorano il focheggiatore
al tubo e variate l' assialità di quest' ultimo finchè non otterrete la
figura da manuale del disco di Airy.
Io consiglio di sfocare leggermente la stella in extra-focale di modo
da vedere un unico anello diffuso con al centro un pallino
luminoso....ogni decentramento di questo punto si tradurrà in dischi di
diffrazione non concentrici.
Situazioni come quelle indicate nel mio articolo relativo allo star
test, denotano una delle 4 cause
elencate, per cui se non riuscite ad ottenere un centraggio perfetto
spostando leggermente il focheggiatore o regolando la cella
registrabile, dovremo ricercare la causa negli aspetti sopra analizzati.