Dopo anni
di osservazioni e test strumentali alla fine sono giunto in possesso di
questo strumento che anni fa i molti, me compreso, potevano solo
sognare visto il prezzo di listino che era di circa 3100 euro al lancio
sul mercato nell'oramai, ahimè, lontano 2007.
Lo strumento che al momento utilizzo è una versione, come ho potuto verificare dalla cella ottica, prodotta nel 2008. Siamo di fronte ad uno strumento che sulla carta dovrebbe garantire una correzione da vero apocromatico essendo costituito da un tripletto con elemento in Fluorostar sotto progetto ottico del compianto Thomas M. Back (TMB). Il trattamento STM della William Optics dovrebbe inoltre spingere la trasmissione luminosa di questo tripletto ad un livello elevatissimo. Il rifrattore FLT 110 viene equipaggiato da una valida valigia in alluminio imbottita, mentro lo spianatore ottico (ma non riduttore) veniva venduto a parte, tuttavia se ne possono utilizzare di compatibili che fungono anche da riduttori di focale. Il focheggiatore gigante ruotabile da 4" è concepito per le riprese in full frame. Costruzione: Intubazione di livello e solidità strutturale sono caratteristiche che si evincono immediatamente estraendo l'ottica dalla valigia in alluminio offerta in dotazione. Il peso della sola ottica intubata è davvero importante, siamo attorno ai 7kg senza cercatore e diagonale, motivo per cui è necessaria una montatura di livello per poter usare sia in visuale che in fotografia questo rifrattore. Esteticamente è uno strumento molto bello, con il tubo bianco verniciato a polveri, con un aspetto di rugosità in superficie. Vernice un po' delicata ma molto bella a vedersi. Sfilando il tappo metallico di color rame emerge un bell'obiettivo dotato di un antiriflesso che vira verso il verde e l'azzurro violaceo. Buona la pulizia ottica interna anche se lo strumento preso d'occasione mostrava i segni del tempo ed ha avuto bisogno di un mio restauro e improvement come vedremo. La cella ottica, punto debole di questi strumenti fino a che non è stata sostituita con una in piombo, dispone di un sistema di collimazione del tripletto a grani che fermano e spostano gli elementi ottici. Questa non possiede il sistema push and pull che regola l'assialità e ortogonalità col gruppo di focheggiatura ed è emerso nell'esemplare esaminato (ma scommetto anche nel 90% di tutti gli altri in circolazione) un'ampio disassamento del gruppo focheggiatore con l'asse ottico. Essendo ruotabile è un aspetto un po' comune ma qui onestamente il difetto è troppo accentuato, motivo per cui grazie al collimatore "Reego" e all'utilizzo di distanziali in pvc sono riuscito a raggiungere una perfetta assialità senza rinunciare alla rotazione del gruppo focheggiatore come si vede nella foto sottostante. |
La prova sul cielo : Non appena lo strumento è stato messo a punto ho avuto modo in questo autunno ed inverno di provarlo con profitto anche se ancora non molto su pianeti, per cui mi riservo di completare il test non appena saranno di nuovo visibili Giove, Marte e Saturno. Le immagini a basso ingrandimento sono spettacolari specie con oculari SWA Meade serie 5000 utilizzati per il deep sky. Che dire stelle capocchie di spillo, colori fedeli e saturi. Emerge una certa curvatura di campo che comunque ben si accorda con questi oculari grandangolari, mentre con oculari flat field si nota una mancata coincidenza dei rispettivi piani focali. Meravigliosa la nebulosa si Orione, le Pleiadi e i vari ammassi stellari offerti dal cielo invernale. Salendo di ingrandimento ho preso a riferimento alcune coppie di stelle doppie. I dischi di Airy sono perfetti e raramente interrotti dalla turbolenza atmosferica. Le nebulose si stagliano su un cielo scuro come la pece e mostrano dettagli che aperture superiori a specchio non mostrano, altresì rifrattori utilizzati come confronto (Meade 127ED serie 5000, SW 120ED, Tecnosky 115; Ts Apo triplet 115/800) sono risultati inferiori in termini di contrasto, solo il Meade era in grado di rivaleggiare grazie alla buona ottica e alta risoluzione, ma in termini di contenimento del cromatismo lo WO li ha surclassati tutti. La stella Sirio ha mostrato la totale assenza di cromatismo anche in intra ed extra focale, confermando una resa realmente apocromatica, tutte le stelle esaminate comprese Arturo e Regolo hanno evidenziato una immagine da test book, con colori saturi ed un grazioso disco di Airy: perfette. Assenza di luce diffusa a conferma di una buona lavorazione e lucidatura ottica. Su Venere come già scritto sono rimasto molto impressionato dalla totale assenza di cromatica anche ad alti ingrandimenti, il pianeta restava bianco su un fondo cielo molto scuro. I risultati migliori li ho ottenuti abbinando uno Stratus da 3,5mm, mentre con un T japan da 4mm nonostante la maggior luminosità si otteneva una immagine più turbolenta e meno dettagliata. La Luna ha offerto un'immagine di qualità ad altissimo contrasto, specie utilizzando ortoscopici a media e lunga focale. Molti i dettagli fini visibili, al pari di un'ottica da 127mm come quella del Meade Apo Serie 5000. DOve uno strumento del genere diventa accattivante è sul campo fotografico. Qui elaboreremo a breve immagini di cielo profondo non appena il tempo e gli impegni lo consentiranno. Foto della luna ottenuta con singolo scatto in afocale per proiezione di oculare da 16mm e telefono Samsung - si noti nonostante la modesta tecnica di ripresa la totale assenza di aberrazione cromatica al bordo! Concludendo: cosa
mi è piaciuto di più? la correzione cromatica di altissimo livello, al
pari di marchi come Takahashi.
cosa mi è piaciuto di meno? la presenza di un certo astigmatismo
presente nella versione
uscita di fabbrica ed un lieve residuo di sferica. Fortunatamente sono
riuscito a portare un'ottica già di per se molto buona ad un livello
ben superiore in termini di intubazione e montaggio, tale da garantirne
la totale assenza di astigmatismo e quindi ad avere uno strumento che
offre immagini al limite
di diffrazione. Ci riaggiorneremo appena il tempo sarà più clemente per le osservazioni e riprese planetarie e di deep sky! Clear Skies! |